Trento ha il record dei mini-casinò
Azzardopoli, il capoluogo è il Comune italiano di medie dimensioni che ne ha il numero maggiore: 14 ogni 100 mila abitanti
TRENTO. Trento è il Comune italiano di medie dimensioni con il maggior numero di mini-casinò sul suo territorio. La città si è guadagnata, infatti, il primo posto nella lista dei Comuni di medie dimensioni nell’inchiesta nazionale condotta da Wired Italia, apparsa sulla rivista in edicola ieri e consultabile on line. Sul suolo comunale sono ben quattordici ogni 100mila abitanti i mini casino, “esercizi dedicati” esclusivamente al gioco con le vetrine oscurate. Seguono a poca distanza, nell’ordine, le città di Piacenza (13), Terni (12,8) e Bolzano, con le sue 11.70 sale da gioco ogni 100mila abitanti.
Insomma, viste le dimensioni del fenomeno trentino, commentano gli autori dell’inchiesta, non sarebbe un caso la guerra da tempo dichiarata da Trento (e da Bolzano) alle slot machine, con provvedimenti comunali volti a controllarne la proliferazione ovunque. Come d’altra parte ha fatto Genova, altra città in grado di vantare un triste primato. Il capoluogo ligure guadagna, infatti, il primo posto nella classifica delle città di grandi dimensioni, con una concentrazione di 9.7 mini casino ogni 100mila abitanti.
L’inchiesta è apparsa il giorno della revoca del blocco della licenza per un esercizio di Mattarello, in conseguenza del pronunciamento del Tar su quella parte del regolamento comunale riguardante la distanza delle slot da scuole, centri giovanili, parchi e altri luoghi sensibili. La notizia della notevole concentrazione di mini casino non potrà che confermare la preoccupazione sulle ricadute socio-economiche del fenomeno. Infatti, l’inchiesta non tiene in considerazione la totalità delle macchine installate nei bar e nelle edicole del territorio perché l’azienda delle dogane e dei monopoli (aams), anche dietro richiesta, non ha fornito la localizzazione degli apparecchi sul territorio nazionale, svelano da Wired che aggiungono: «Per quanto i mini-casinò siano appena 2.409 delle 113.877 attività che ospitano le slot machine, il loro impatto sul territorio è ben più alto di quanto il loro numero possa far pensare». Una chiara correlazione emerge tra la concentrazione di slot e video poker a disposizione e il denaro investito nel gioco, in assoluto e in proporzione al reddito. I dati accorpati delle Provincie di Trento e Bolzano ci dicono che la cifra procapite giocata alle slot ogni anno (769 euro nei primi 10 mesi del 2012, secondo i dati Aams) rappresenta il 3,62% del reddito procapite (dati Istat 2011). Quanto al rischio dipendenze in agguato anche nelle fasce più deboli, Wired Italia ha confrontato i suoi dati con quelli dell’European School Project on Alcohol and Other Drugs, il progetto di indagini scolastiche su alcol e altre droghe, tra studenti europei di età compresa tra 15 e 16 anni. Nelle due provincie di Trento e Bolzano, l’ incidenza di giovani giocatori problematici o a rischio è del 2,9%.