Trento, gli abitanti di Sopramonte attendono ancora una soluzione per via della Pozza
La questione è in ballo ormai da vent’anni, la Circoscrizione torna all’attacco del Comune per capire a che punto sia l’iter burocratico con il passaggio di proprietà
TRENTO. A Sopramonte i residenti attendono con curiosità ed interesse la soluzione dell'annosa questione di Via della Pozza in sospeso ormai da vent’anni. In corso c’è il passaggio di proprietà tra i privati che fino ad oggi ne hanno curato la manutenzione ed il Comune di Trento. Ma vendite, modifiche catastali oltre l'elevato numero di persone interessate hanno rallentato l’operazione. Al momento sono state raccolte tutte le dichiarazioni e si può iniziare la procedura per il frazionamento per individuare quelle aree da acquisire, quelle da espropriare escludendo quelle destinate a sedime stradale. Operazioni fatte a dicembre dello scorso anno ed a questo punto la circoscrizione vuole sapere a che punto sia la procedura di acquisizione di Via della Pozza e se siano o meno stati informati i proprietari sullo stato dei lavori. Tecnicamente la risposta da parte del Comune dovrà pervenire entro un mese.
Tra le priorità di bilancio è stato inserito il recupero delle piazze di tutte le frazioni, oggi diventate solo parcheggio perdendo così quelle caratteristiche di aggregazione che davano poi vita a tutto il paese. In discussione anche il recupero dell'ex scuola d'infanzia di Cadine che si vorrebbe farla diventare un centro aggregativo. Bisogna però trovare un accordo tra le parti perché il terreno è di proprietà parrocchiale mentre il fabbricato è del Comune.
Prioritaria la sistemazione dei campi da calcio di Sopramonte con la relativa zona parcheggio. Delicato l'intervento richiesto per Piazza Sacro Cuore a Sopramonte dove al ripristino urbano della piazza si aggiunge anche la riqualificazione della fontana che perde acqua. Presentata anche la problematica legata al futuro dell'Azienda Forestale che a corto di uomini, non può più svolgere a pieno la propria attività. «E’ sotto organico per metà del personale – ci dice il presidente della Circoscrizione Alex Benetti - ed il rimpiazzo dei dipendenti mancanti non è nemmeno ipotizzato ed in queste condizioni non riescono a lavorare. Il loro è però un ruolo fondamentale perché hanno competenza dai 600 metri in su e senza la loro attività la gestione sarebbe fatta tutta dal fondovalle, ovviamente con diverse sensibilità. La nostra richiesta è che vengano coinvolte le Asuc territoriali per garantire l’operatività del servizio».