l'intervista

Trento, Don Gino si difende dopo le dichiarazioni choc sulla pedofilia: "Ma cosa ho detto di così grave?"

Il sacerdote finito nella bufera a seguito del servizio trasmesso da La7 è incredulo e cerca di chiarire: "Capisco i pedofili, ma di certo non li giustifico. Vorrei comunque continuare a celebrare messa"


di Danilo Fenner e Andrea Selva


TRENTO. «Ma che ho detto di tanto grave?». Don Gino Flaim, 75 anni, non sa ancora che la Curia di Trento si è dissociata dalle sue dichiarazioni, che gli hanno revocato l’incarico di collaboratore pastorale della parrocchia di San Giuseppe e addirittura la facoltà di predicare in chiesa.

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Nel pomeriggio era seduto ai tavolini del rione in via San Pio X, vicino alla canonica. In serata è chiuso in casa, solo, confuso, le tende tirate e le tapparelle abbassate: fuori ci sono le telecamere delle televisioni e il campanello suona in continuazione. [[(standard.Article) Giustifica i pedofili, prete sospeso]]

Don Gino, le sue parole sui preti pedofili hanno sconcertato tutta l’Italia.

Dite? Non lo so, non me ne sono reso conto. Adesso sono qui davanti al computer a cercare di capire che cosa hanno trasmesso, quali parole, quale pezzo dell’intervista. Ma si sono presentati alla porta, non mi hanno nemmeno messo il microfono, ho detto solo due parole, se ho detto qualcosa di grave l’ho detto senza saperlo.

Ha detto che giustifica i preti pedofili?

Ho detto che li capisco, non che li giustifico. E’ molto diverso.

Ha detto che il problema sono i bambini che cercano affetto.

E’ vero, ci sono certi bambini che cercano affetto e se non lo trovano in famiglia lo trovano altrove: l’ho detto e lo ribadisco. E’ qui che cascano gli educatori. C’entra con tutti, non solo con i preti. Se gli educatori non sono come si deve sono i primi pedofili. Con alcuni bambini gli educatori sono i primi che ci cascano. Ma non li giustifico. Sono pienamente d’accordo con quanto ha detto Papa Francesco, sulla sua condanna verso certi atti. Lo sa che in una parrocchia avevamo problemi a organizzare il campeggio perché c’era un educatore che voleva solo stare vicino ai bambini? Ma io non l’ho accettato.

Che pensa della pedofilia tra i sacerdoti?

Io dico che qualche prete pedofilo ci può essere, non mi meraviglio. Ma non li giustifico. La pedofilia è una malattia, ecco cos’è. Bisognerebbe parlarne con un medico. La Chiesa deve aiutare questi peccatori, occorre misericordia. Poi, ovvio che se uno fa il parroco magari, va allontanato dalle sue funzioni.

E l’omosessualità?

E’ un problema che non conosco. Non capisco tutto questo clamore.

Non ha letto nei giorni scorsi la notizia dell’outing di monsignor Charamsa proprio nei giorni del Sinodo?

Ho visto i titoli, ho saputo della vicenda ma devo dire che non ho letto i giornali.

La Curia le ha revocato l’incarico e la facoltà di predicare in chiesa.

Non lo so. So che nel pomeriggio non mi hanno fatto dire la messa delle 17. Mi hanno detto di andare in Curia di corsa, che ho rovinato la Curia trentina. Ma come faccio ad andare lì di corsa, ho 75 anni. Che vengano loro. Domani mattina voglio celebrare la messa e se non potrò farlo dirò la mia predica al bar, dove la gente mi conosce, mi ascolta e non ho mai dato scandalo.

Come mai la giornalista di La7, che era andata a intervistare il superiore dei padri Venturini, poi ha bussato proprio alla sua porta?

Questo non me lo spiego. Avranno bussato a tutte le canoniche e non avranno trovato nessun altro.

Per quell’intervista è finito in un’autentica bufera.

Ho visto, ho dovuto spegnere il telefono ma mi mandano messaggi su Facebook (dove ha un account, ndr). Pazienza, è stato messo in croce anche Gesù Cristo.













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