Trento: alcol e botti, pronto soccorso intasato
Il primario Ramponi: «Troppi casi». E a Bressanone ragazzo cade e muore
TRENTO. Un esercito di ubriachi, in gran parte giovanissimi, qualche ustionato in maniera non grave (tranne un caso più serio) e un diciassettenne morto, a Bressanone, cadendo dal tetto di un palazzo di quattro piani. Con in più alcuni contusi in una scazzottata e uno sfregiato. Non è stato un bollettino di guerra perché non siamo a Napoli, ma anche a Trento e dintorni si sono contate diverse vittime degli eccessi di Capodanno. Teatro della tragedia altoatesina un ostello di Bressanone, il Kassianeum, dove si teneva un veglione fra ragazzi. Uno di loro è stato trovato morto sulla strada. Toni Brunner, 17 anni, di Vipiteno, aveva fatto un volo di una ventina di metri sfracellandosi al suolo. La festa si teneva in mansarda. Il giovane sarebbe uscito da una finestra del bagno che dava direttamente sul tetto forse per fumare una sigaretta, ma non si esclude nemmeno l'ipotesi che volesse raggiungere la saletta dove si trovavano gli amici passando dall'alto. Vicino al suo corpo è stato trovato un rostro paraneve, segno probabile del fatto che il giovane abbia tentato di aggrapparsi ad esso mentre scivolava. La vittima era un giocatore di hockey delle giovanili del Vipiteno. In Trentino la notte di San Silvestro non ha fatto registrare incidenti mortali. L'episodio più grave 5 minuti dopo la mezzanotte, a Spiazzo Rendena, dove Loris Salvaterra, 18 anni, di Villa, è rimasto ferito nell'esplosione di un petardo artigianale che aveva confezionato mettendo insieme dieci magnum. Si è ustionato le mani, la faccia, il torace e gli arti inferiori: ricoverato all'ospedale di Tione, è stato ritenuto guaribile in 15 giorni. Altri quattro i ricoveri al Santa Chiara per ustioni di minore entità. C'è stato anche chi ha passato l'inizio dell'anno a menar le mani. A Baselga del Bondone, alle 3 del mattino i carabinieri sono intervenuti nella palestra del paese per sedare una lite nata tra ragazzi locali ed extracomunitari. Se la sono cavata con qualche contusione e senza denunce. E' andata peggio a un tunisino che, a Trento, è stato sfregiato con una bottiglia mentre si trovava in una via del centro: è stato dimesso ieri mattina con 20 punti sopra l'arcata sopraccigliare. Diversi, infine, gli ubriachi finiti al pronto soccorso del Santa Chiara per abuso di alcol. «Come è andata? Molto male», commenta il primario Claudio Ramponi. «Abbiamo avuto una marea di accessi, più di venti dalle tre in poi, tutti di persone dai 15 ai 20 anni. La gran parte dei casi si sarebbero potuti gestire a domicilio: ai miei tempi si faceva così, si smaltiva a casa con una camomilla. Evitando di mettere in difficoltà noi che avevamo già abbastanza da fare per soccorrere i 12 intossicati dal monossido».
© RIPRODUZIONE RISERVATA