Trentino, nuovi maxi tagli da Roma

Vertice a Palazzo Chigi tra Berlusconi, Tremonti e i principali presidenti degli enti locali, tra cui Lorenzo Dellai. Il ministro dell'economia: "Ulteriori tagli agli enti locali per 9,5 miliardi di euro". Furibondi i governatori: "Manovra iniqua e depressiva"



TRENTO. Incontro tra enti locali e il governo per analizzare la situazione della crisi economica e delle conseguenze sui conti dello Stato e, di conseguenza, delle regioni. Al vertice a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, c'è anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

Dall'altra parte del tavolo c'è il governatore trentino Lorenzo Dellai, che ha interrotto le sue ferie per essere presente a Roma. Con lui, il presidente della Lombardia e componente dell'ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni, Roberto Formigoni, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, del Veneto, Luca Zaia, e della Toscana, Enrico Rossi.

Per l'Anci è presente il vicepresidente, Graziano Delrio, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il suo omologo di Livorno, Alessandro Cosimi. Per le province è presente il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione.

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha confermato l'intenzione di "ridurre le province"
e di "accorpare i comuni". Per raggiungere il pareggio di bilancio è necessario un "taglio ai trasferimenti" a regioni e enti locali attraverso una "riduzione di 6 miliardi per il 2012 e di 3,5 nel 2013". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel corso dell'incontro con le regioni e gli enti locali, sottolineando che "il comparto della sanità è fuori da queste cifre" e che "il taglio di 6 miliardi è uguale ai tagli per 6 miliardi previsto per i ministeri". Infine, Tremonti ha detto che "per le regioni il taglio è di un miliardo".

La manovra è "iniqua e incide sul percorso di federalismo fiscale e non guarda alla ripresa". Lo afferma il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, al termine dell'incontro con il governo, chiarendo che il giudizio delle Province è "completamente negativo" perché la manovra è "assolutamente depressiva".

"Il Trentino è pronto a fare la sua parte nell'interesse del sistema-Paese, nella convinzione che il momento sia drammatico e che tutti debbano dare il loro contributo". E' quanto afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ha partecipato oggi a Roma all'incontro fra i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni e a quello con il Governo.

Dellai sostiene però che questo contributo "deve essere equo, quindi riferito alle quantità di finanza pubblica amministrate dai vari enti. Questo carattere di equità - sottolinea - non sembra riscontrarsi nelle misure presentate dal Governo. In ogni caso, e a partire dalla difesa di quanto sottoscritto con il Governo con l'Accordo di Milano (del novembre 2009 tra Governo, Trentino e Alto Adige, di revisione della finanza provinciale, ndr), le Province di Trento e Bolzano procederanno di comune intesa per definire quantità e modalità della loro partecipazione a questa fase di risanamento dei conti pubblici del Paese".

Nel merito dei provvedimenti annunciati dal Governo "mancano diversi dettagli che dovranno essere resi noti", ha aggiunto Dellai.













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