Trentino: i professionisti del doppio incarico
Dopo i casi Kessler ed Egidi la lunga lista dei recordmen della «poltrona»
TRENTO. A chi si «scandalizza» perché il presidente del consiglio provinciale Giani Kessler ha deciso di mantenere (per ora) il doppio incarico di consigliere provinciale e nuovo direttore dell'antifrode dell'Unione Europea, basterà dare un'occhiata alle foto pubblicate in questa pagina per comprendere che Kessler non è certo una mosca bianca del doppio (o triplo) incarico. L'ex magistrato è in buona compagnia, visto che è di due giorni fa la notizia che il rettore della Luiss di Roma Massimo Egidi conserverà anch'egli il doppio incarico dopo la recente nomina alla guida della Fondazione Bruno Kessler. «Sarà una grande fatica - ha commentato l'ex rettore dell'ateneo trentino - ma posso assicurare che non farò mancare il mio impegno all'Fbk». Certo, va detto che la presidenza di un ente è cosa ben diversa dalla sua direzione manageriale che richiede impegno e presenza costanti, ma va anche aggiunto che nella recente storia trentina i casi di doppia e ingombrante poltrona sono cominciati ben prima del «caso Kessler» che ha animato il dibattito politico degli ultimi giorni. Basta tornare indietro con la mente di pochi anni per imbattersi in due casi simili a quelli di Kessler e nemmeno molto dissimili (almeno dal punto di vista territoriale) rispetto alla posizione del neo presidente Egidi. La memoria corre, ad esempio, al caso di Claudio Molinari a lungo sindaco di Riva del Garda e contemporaneamente senatore della Repubblica. La seconda carica, Molinari, ancora la mantiene mentre la poltrona di primo cittadino di Riva l'ha lasciata solo la scorsa primavera, alla scadenza naturale del mandato, sostituito dal suo storico vice sindaco Adalberto Mosaner. Stesso percorso per un'altra parlamentare, Laura Froner eletta alla Camera dei deputati nei 2006 e rimasta sindaco di Borgo Valsugana per due anni, fino al 2008. Froner ha pagato la scelta di non lasciare la guida della cittadina in Valsugana esponendosi alle critiche delle minoranze che per lungo tempo l'hanno chiamata «sindaco part-time» denunciando le sue «sedute di giunta volanti il lunedì, prima di partire per Roma e restarci per quattro giorni». Nel 2008 Froner si dimise lasciando spazio al proprio vice sindaco prima che - nel 2009 - il Comune finisse nelle mani delle opposizioni. Rimanendo sempre in casa Pd un altro (recente) doppio incarico di rilievo è quello che della neo presidentessa della Comunità di valle delle Giudicarie Patrizia Ballardini. La vittoriosa elezione dello scorso ottobre la impegnerà non poco visto che - prima di intraprendere la carriera politica - la Ballardina era (ed è tutt'ora) membro del consiglio di amministrazione di Trentino Sviluppo, una delle spa più importanti della galassia provinciale. Autentico stacanovista della politica è pure Marino Simoni, sindaco (appena confermato) di Transacqua, presidente del Consorzio dei Comuni e del Consiglio delle Autonomie e, infine, vice presidente di Informatica Trentina. Rimanendo in casa di Informatica trentina, il pensiero corre ad un altro (storico) gran lavoratore della Provincia, uomo fidatissimo del presidente Lorenzo Dellai: il segretario della giunta provinciale Ivano Dalmonego. Fino al 27 maggio scorso di Informatica Trentina Dalmonego è stato presidente salvo poi passare la mano dopo la nuova infornata di nomine decise dall'esecutivo. Per Dalmonego, però, il lavoro non manca visto che (pur essendo già pensionabile da alcuni anni) Dellai gli ha rinnovato l'incarico fino alla fine del 2012. Lo stesso segretario, infine, mantiene saldo il suo ruolo di consigliere di amministrazione di Cassa del Trentino. Altro dirigente che non conosce la parola «pausa» è Sergio Bettotti, responsabile del Dipartimento Innovazione, ricerca e Ict. Conosciuto come un lavoratore instancabile, capace di inviare messaggi e-mail ai colleghi anche durante le ore notturne, Bettorri trova comunque il tempo di affiancare al lavoro di dirigente anche gli incarichi di vice presidente di Trentino Network e (fino al 23 aprile di quest'anno) anche vice presidente della Trentino School of managment. Doppio incarico, però, non sempre fa rima con politica o con amministrazione. Ne sa qualcosa Gianfranco Cerea che affianca l'attività di professore di Economia pubblica all'università di Trento ad altri due prestigiosi incarichi: vice presidente di Cassa del Trentino e vice presidente di Pensplan. E visto che si parla di Fbk come non citare il presidente uscente Andrea Zanotti docente a Bologna e, appunto, presidente della Fondazione fino a due giorni fa oppure Paolo Pombeni, anch'egli professore di scienze politiche sempre a Bologna e da poco nominato presidente dell'Istituto storico italo germanico. Tra i doppi incarichi che in passato hanno fatto discutere vanno registrati anche quello di Vanni Ceola, avvocato e a lungo presidente di Trentino Trasporti e più di recente quello di Giuseppe Detomas, ex parlamentare, avvocato e neo presidente di Interbrennero.