Trentini nel Mondo, ci sono nuovi guai
La Procura della Corte dei Conti ipotizza un danno di 95 mila euro per uscite senza rendiconto. Ancora guai per Basani, Tafner, Pisoni e Marco Viola
TRENTO. Nuovi guai per i vertici della Trentini nel Mondo e per alcuni funzionari della Provincia. La Procura della Corte dei Conti ha inviato nei giorni scorsi un invito a dedurre a sei persone contestando spese non documentate per 95.519 euro. Si tratta di soldi spesi per un progetto di solidarietà nella provincia argentina di Santa Fè. L’invito a dedurre è stato inviato all’ex dirigente generale di piazza Dante Carlo Basani, ai funzionari Cesare Cornella, Franca Dalvit e Marco Viola, all’attuale presidente della Trentini nel Mondo Alberto Tafner e al suo predecessore Ferruccio Pisoni. L’invito a dedurre arriva dopo la contestazione per 2 milioni e 600 mila euro per altri progetti della Trentini nel Mondo sempre in America Latina. Le indagini sono partite da alcuni esposti. Gli uomini del servizio spesa pubblica della Guardia di Finanza poi hanno svolto delle indagini molto complesse e sono giunti a conclusioni pesantissime per i vertici di Trentini nel Mondo e per i funzionari della Provincia. In questa seconda tranche vengono contestati i contributi concessi nell’ambito di un progetto di assistenza domiciliare ai discendenti degli immigrati trentini che si trovavano in condizioni di estrema povertà. Il servizio era affidato alla Cooperativa di Reconquista «Nuovo Orizzonte». La Finanza ha ricostruito tutta la vicenda. I contributi sono stati concessi per tre anni, dal 2006 al 2008. Lo scopo era quello di aiutare prima i discendenti dei trentini e poi di ampliare il raggio anche agli altri poveri della zona nord della provincia di Santa Fè. In totale, la Provincia ha sborsato, tra il 2006 e il 2010, 120.980 euro. Per il primo anno sono stati liquidati 39.947 euro. Per il 2007, invece, sono stati spesi 39.957 euro e altri 17.296 euro per il 2008. I soldi venivano liquidati per il 30 per in anticipo, per il 45 per cento a carico del bilancio annuale di riferimento e dietro una dichiarazione di spesa per un importo pari o superiore all’anticipo ricevuto e a una relazione sullo stato di avanzamento del progetto. Il resto veniva liquidato a saldo su presentazione della relazione finale, accompagnato dal rendiconto delle spese sostenute che sarebbe dovuto essere accompagnato dai documenti giustificativi intestati direttamente alla Trentini nel Mondo oppure alla Cooperativa Nuovo Orizzonte. Peccato che, secondo la Procura, gran parte delle spese non siano state rendicontate a dovere. Secondo l’accusa, a oggi ancora non sarebbero stati presentati i rendiconti relativi alle annualità 2009 e 2010. La Finanza ha ricostruito che la rendicontazione delle annualità liquidate è avvenuta tramite la presentazione di una dichiarazione sostitutiva del presidente della Trentini nel Mondo in merito alle spese di gestione della Cooperativa, mentre per i progetti di assistenza non ci sarebbe neanche un documento di spesa. Per la Procura e la Finanza, quindi, il Servizio Emigrazione della Provincia avrebbe liquidato le spese relative al progetto senza eseguire un effettivo riscontro amministrativo e contabile. Questo perché di fatto la documentazione era inesistente. In altre parole, la Provincia si è accontentata di una dichiarazione sostitutiva, mentre la Procura della Corte dei Conti ritiene che fossero necessari tutti i documenti relativi alle spese. Per questo viene ipotizzata la responsabilità contabile dei funzionari del Servizio Emigrazione. Per quanto riguarda la Trentini nel Mondo, la Procura osserva che i vertici dell’associazione erano consapevoli del fatto che avrebbero dovuto allegare la rendicontazione completa delle spese. Ora le parti dovranno controdedurre e poi la Procura deciderà se procedere chiedendo il giudizio.
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