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Travolta dal cane, maxi-risarcimento

In via San Pio X l’animale gettò a terra un’anziana che si fratturò il femore. Padrone condannato a 150 mila euro



TRENTO. Questa volta Fido non si è dimostrato il miglio amico dell’uomo. Ne sa qualcosa il giovane di San Pio X che è andato incontro a un vero salasso a causa del suo cane. Dovrà risarcire con oltre 150 mila euro un’anziana di 74 anni che era stata fatta cadere dall’animale. La donna aveva riportato la frattura del polso e del femore. Poi, si era rivolta all’avvocato Ugo Bregoli per far valere le sue ragioni con una causa civile. La sentenza del giudice civile di Trento Adriana De Tommaso è stata depositata ieri mattina e infligge al giovane proprietario dell’animale una vera e propria bastonata. Il giudice ha accolto in pieno le richieste dell’avvocato Bregoli.

I fatti risalgono al 10 luglio 2008. La donna stava camminando sul marciapiedi in via San Pio X. A un tratto, un grosso cane è uscito da un’auto in sosta e l’ha travolta facendola cadere. L’anziana venne portata in ambulanza al Santa Chiara dove fu sottoposta quella stessa sera a un intervento chirurgico per ridurre le fratture multiple che aveva riportato nella caduta. Una testimone ha riferito che aveva visto il cane senza guinzaglio e senza museruola uscire a tutta la velocità dall’auto e travolgere l’anziana che stava camminando ignara a pochi metri. Un giovane che abitava nello stesso palazzo dell’anziana travolta si è fatto avanti e ha ammesso che il cane fosse suo. E in effetti nelle vicinanze del luogo dell’incidente abita la mamma del giovane. Il ragazzo, comunque, aveva anche consegnato all’anziana un biglietto con le sue generalità.

Il giovane, inoltre aveva ammesso le sue responsabilità parlando con la sorella dell’anziana danneggiata in occasione del processo penale davanti al giudice di pace che si è tenuto. Secondo il giudice De Tommaso questi elementi sono sufficienti per affermare la responsabilità civile del giovane. Secondo il giudice, infatti, la responsabilità civile sorge in forza del semplice possesso o della proprietà dell’animale indipendentemente da qualsiasi condotta, anche omissiva, inerente alla custodia dell’animale. In altre parole, la responsabilità, in caso di danno arrecato dal proprio cane, il proprietario o la persone che lo ha in custodia risponde sempre almeno civilmente.

In questo caso, la donna riportò la frattura del polso sinistro e del femore destro. Secondo il medico legale, la signora ha subito una menomazione del 30 per cento delle sue capacità motorie. La donna è stata per 60 giorni invalida totale e per altri 60 invalida al 50 per cento. L’invalidità permanente è stata quantificata in 116.782 euro a cui si vanno a sommare 11.700 euro per l’invalidità temporanea. A questi si vanno a sommare le spese mediche, 14 mila euro di spese legali e gli interessi. Così il giovane proprietario del cane dovrà pagare oltre 50 mila euro di risarcimento.













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