Tra Torbole e Tempesta un carpione da record
Lo ha catturato Mauro Fava: quasi 4 chili e 67 centimetri, una mostruosità
Per chiunque sappia di pesca e storia del lago può bastare la notizia secca: nel Garda trentino, tra Torbole e Tempesta, è stato catturato domenica scorsa un carpione di 4 chili e 67 centimetri. Per tutti gli altri serve qualche elemento in più per capire l’eccezionalità dell’evento. Incredibile non tanto in termini strettamente piscatori, ma naturalistici. Perché il carpione, pesce che vive solo nel lago di Garda, è stato per secoli la fortuna dei pescatori rivieraschi. Ma stando alla letteratura ha una taglia che raramente raggiunge i due chili. Con i 6 o 7 etti come taglia classica. Significa che quello pescato domenica scorsa è un assoluto campione della sua specie: un po’ come sarebbe un capriolo di 70 chili. Inoltre dopo una secolare pesca intensiva con le reti e proprio sui luoghi e nei periodi della riproduzione (che avviene su poche frane storiche, a una profondità attorno ai 100 metri) la popolazione di carpioni si è talmente rarefatta da rischiare l’estinzione. Per la verità senza che da parte dell’ente pubblico si sia fatto granchè in difesa di un “unicum” naturale che non ha eguali, almeno per il Trentino. Orsi e lupi, per fare un esempio facile, ci sono in tutta Europa, il carpione solo nel Garda. Qualcosa fanno ed hanno fatto le associazioni di pescatori e singoli gruppi di volontari e appassionati. Ma tant’è. Ora le provincie di Verona e di Brescia da due anni hanno vietato la cattura dei carpioni. Quella di Trento non ha ancora trovato il tempo di adottare una norma che aveva condiviso nella fase di gestazione con le altre due regioni rivierasche, salvo poi non “ratificarla” fino ad oggi.
Tornando alla cattura, il “re del lago” ha deciso di premiare la passione e la capacità di Mauro Fava, detto Macallè. Che merita un discorso a parte. Torbolano, pescatore da generazioni e spesso in barca con il padre Adriano, è per i pesci del lago quello cheil pifferaiomagico era per i topi: un richiamo irresistibile. Nelle gare di pesca, che si tratti di luccio o di trota, di tirlindana o tecniche libere, è quasi imbattibile. E da una decina di anni è anche l’unico a catturare sia pure sporadicamente carpioni: un pesce che anche ottimi pescatori non hanno mai visto, se non in fotografie. Di solito, foto di Mauro Fava. Da quando le altre due regioni ne hanno vietato la pesca, anche lui ha smesso di cercare i carpioni. Che si pescano solo con la tirlindana ma con esche molto più piccole di quelle da trota e trainando molto più lentamente.
Ma il pifferaio è il pifferaio: il carpione più grande mai visto sul Garda ha abboccato anche su una “lattina” da trota.