Tione, manca mezzo milione

Il consiglio affronta il bilancio con spese ridimensionate. Le opposizioni: «Si fa poco nel sociale»


di Ettore Zini


TIONE. E’ un bilancio che risente della crisi, quello approvato l’altra sera dal consiglio di Tione. Ne è conscia la maggioranza che, per voce dell’assessore Failoni, ha detto chiaramente che gli anni delle vacche grasse sono finiti e che bisognerà avviare una gestione più oculata, mediante la riorganizzazione della spesa pubblica. E ne è conscia la minoranza che lo ha definito “sottotono” (Michele Oss) e di “necessità” (Massimo Pellegrini), ma che non ha nemmeno risparmiato critiche pesanti a progetti «di dubbia utilità per il paese» come Renovathio Tione, «per cui – ha detto Adriano Maraner - gli abitanti di Tione vi malediranno», o alla scarsa propensione verso il sociale (Giovanna Scandolari) che in momenti di crisi meriterebbe maggiori attenzioni. Il copione è sempre lo stesso: i cinque consiglieri di minoranza molto critici nei confronti di una gestione troppo “terra terra” che amministra a suon di deroghe (licenze edilizie) e, come nel caso del rapporto con Saone «non tiene minimamente in considerazione il volere della comunità» (Emanuela Giacomuzzi).

La discussione del bilancio di previsione 2013 non ha fatto eccezione. L’assessore Mario Failoni ne ha scandito cifre e criticità. Sottolineando soprattutto il deciso calo dei trasferimenti per la parte corrente. Dai 2.840.000 del 2011 si è scesi a 1.550.000, e nonostante le maggior entrate tributarie (da 622.000 euro si è passati a 1.350.000) al Comune mancano 550 mila euro. «Minor disponibilità – ha detto l’assessore – che impongono un cambio di rotta nella spesa pubblica». La riduzione del 10% dei contributi e del 5% degli acquisti, sono due degli esempi. Il bilancio a pareggio, del resto, dà 12.531.000 (16.566.000 il precedente) con 4.668.000 di spesa corrente (apparato comunale) e 5.500.0000 di investimenti contro i quasi 10 dello scorso anno. Dove vengono riportate opere pubbliche come il progetto di pedonalizzazione della parte centrale del paese (1.600.000) e la nuova Biblioteca Comunale (2.300.000).

Per il resto c’è una evidente diminuzione della spesa che, hanno fatto rilevare le minoranze, non risparmia settori importanti come la cultura (- 42.000 euro) o gli interventi nel sociale (- 30.000 euro). Solo per la polizia locale c’è un + 13 mila euro (dai 535mila euro del 2012 il corpo di polizia urbana di cui Tione è comune capofila si va a 548 mila). «Segno – ha sostenuto il consigliere Pellegrini – che si pensa di difendere il cittadino con le armi, senza ricercare altri interventi più faticosi». Ed anche per i parametri Imu il solco era segnato dalle limitazioni del bilancio. Per i cittadini c’è un risparmio di circa 40 mila euro: sulla prima casa i coefficienti scendono di circa mezzo punto (dal 4 al 3,5 per mille), ma per tutti gli altri edifici e aree fabbricabili è stato impossibile discostarsi dai coefficienti iniziali di 0,76. In più c’è la sorpresa di un aumento da 0,60 a 0,65 per la categoria D (produttiva) che però va allo Stato. Complessivamente per il comune gli introiti Imu sono di 1.226.000. Mentre le famiglie dovranno mettere mano al portafoglio per la Tares che costerà ai tionesi, circa 110 mila euro.













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