Tessere A22 gratis, le carte ora alla Corte dei Conti

Giugni aveva presentato un esposto alla procura che è stato archiviato Adesso c’è la trasmissione degli atti alla magistratura contabile trentina



TRENTO. In attesa che si pronunci il Consiglio di Stato, ora la questione «tessere gratis» dell’A22 finisce anche sul tavolo della Corte dei Conti. È stata la procura a trasmettere gli atti «per quanto di possibile interesse».

Ma è necessario fare un passo indietro a quando la consigliera comunale Giovanna Giugni ha presentato un esposto alla procura sulla questione delle tessere. Esposto che è stato presentato parallelamente a quello del Tar. Il caso è finito nella mani del procuratore capo Giuseppe Amato che ha fatto una serie di accertamenti per cercare di inquadrare «penalmente» la questione. Ma alla fine ha archiviato tutto motivando la scelta e, appunto, trasmettendo gli atti alla Corte dei Conti.

L’esposto riguardava il rilascio delle tessere gratuite ai consiglieri regionali, scelta che per la procura è di carattere politico e che può essere sindacata in sede politica e non in sede penali visto che si tratta di una scelta discrezionale che non presenta caratteri di «abusività». Si poteva ipotizzare solo un aspetto che avrebbe potuto interessare l’autorità giudiziaria penale, ossia se queste tessere fossero utilizzate da persone diverse dai titolari tenuto conto delle modalità di rimborso a carico dell’ente pubblico. E dalle indagini che sono state fatte alla luce dell’esposto - indagini per le quali è stato sentito anche l’amministratore dell’A22 - pare che questo aspetto sia stato escluso anche per il legame della tessera sia ad un nominativo preciso che a una targa di automobile.

Insomma alla luce delle verifiche fatte non ci sarebbero aspetti penalmente rilevanti e da qui la decisione di archiviare il tutto con la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti. Sarà dunque anche a magistratura contabile ad occuparsi del caso delle tessere gratis, ma adesso la data decisiva più vicina è quella del prossimo 27 novembre. Quel giorno, infatti, la questione arriverà sul tavolo del Consiglio di Stato che è stato chiamato in causa dall’appello che la società Autobrennero ha presentato dopo la sentenza del Tar. Sentenza che aveva di fatto accolto la tesi della consigliera Giugni riconoscendole il diritto di aver accesso alla famosa lista che contiene di nomi di chi ha diritto a viaggiare gratis lungo l’A22. I giudici amministrativi avevano anche indicato un termine molto breve per la consegna dei documenti: 20 giorni. Quasi allo scadere del termine c’era stata la presentazione dell’appello da parte della società e la richiesta di sospendere l’esecutività della sentenza era stata accolta in tempi strettissimi. Erano passati, infatti, 45 minuti dalla presentazione delle carte ed è arrivato il sì alla sospensione.

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