Tesseramento: l'Unione per il Trentino rispolvera la margherita nel simbolo e nel nome

La campagna per il tesseramento associa il vecchio nome a quello attuale


Robert Tosin


TRENTO. L'Unione per il Trentino torna a sfogliare la margherita. M'ama o non m'ama? E' questo il dilemma del partito guidato da un triumvirato che guarda al suo recente passato per proiettarsi nel futuro. A partire dalla nuova campagna di tesseramento avviata con enormi manifesti sparsi per la città e sui quali rispunta il nome del partito predecessore dell'Upt. Il m'ama o non m'ama è ovviamente riferito all'elettore, di questi tempi davvero messo a dura prova nella sua lealtà politica da una pochezza dei partiti come raramente s'è vista. Il Trentino vuole tirarsi fuori dalla mediocrità e va detto che più d'una volta in passato s'è reso promotore di sperimentazioni più o meno felice. La stessa esperienza della Margherita nata in Trentino è diventata poi nazionale, pur snaturata da esigenze diverse da quelle provinciali. Per questo qui la Margherita morì per dare il via all'Upt. L'evoluzione prevedeva poi il Partito del Trentino, ma Vittorio Fravezzi & C. hanno preferito, per intanto, andare sul sicuro e rispolverare quel nome che parecchie soddisfazioni aveva dato. Interpretando forse anche un'esigenza di marketing: l'elettore si fida di quello che ha già visto e non va disorientato. Tanto più che i margheritini approdati nel Pd ai tempi della Grande Fusione ora stanno facendo marcia indietro, delusi da quello che avrebbe dovuto essere e non è stato. «Per una nuova idea di margherita, libera moderna e territoriale» è lo slogan scelto, giocando appunto sul passato e sul presente. Il progetto del Partito del Trentino però in questo modo appare rallentato se non accantonato. Se l'intesa con il Patt andrà avanti lo farà su altri canali che sono quelli del "federalismo partitico" o della semplice alleanza. Impossibile pensare a una "fusione". Che invece potrebbe essere in qualche modo possibile sull'altro fronte aperto in modo informale in occasione delle elezioni per le Comunità di Valle e sancito la settimana scorsa con un incontro trentino fra Dellai e le anime civiche e del socialismo liberale che stanno cercando una collocazione politica nello scenario provinciale. Anche in vista delle elezioni del 2013, ma non solo per quello. Lo scrive anche Giorgio Lunelli sul suo blog. Parla di «un piccolo cantiere culturale e prepolitico» che metta assieme le anime cattolica e socialista con il supporto dei movimenti civici territoriali. E se sono margherite, fioriranno.

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