Terzo statuto, è scontro nella maggioranza regionale

Palermo-Zeller: una commissione solo altoatesina per scrivere la bozza Controproposta di Pd-Upt-Patt-Verdi-Magnani: convenzione unica


di Francesca Gonzato


TRENTO. Nuovo Statuto di autonomia, è già scontro: due proposte in campo, con la Svp isolata a livello regionale. Ha iniziato a circolare la proposta firmata dai senatori Francesco Palermo e Karl Zeller, che punta a istituire una convenzione-commissione solo altoatesina per la stesura di una bozza di terzo Statuto. Il testo bolzanino andrebbe poi incrociato con un documento elaborato dai trentini: serve infatti un testo unico finale da votare in consiglio regionale, nei consigli provinciali di Bolzano e Trento e in Parlamento. Palermo era favorevole a una convenzione regionale, ma la Svp ha posto il veto. «Non ha senso coinvolgere i trentini nei temi etnici», è stata la posizione irremovibile della Svp, che lunedì ha licenziato la bozza di disegno di legge Palermo-Zeller.

L’idea di una commissione solo provinciale però manda in fibrillazione la maggioranza regionale, che ha deciso di giocare di anticipo. È stato depositato giovedì in consiglio un disegno di legge che prevede una convenzione unica regionale per la scrittura del terzo statuto. La proposta, con prima firmataria Margherita Cogo, è stata sottoscritta da tutto il gruppo Pd regionale (anche i bolzanini Bizzo e Tommasini), Upt, Verdi, Patt e Mario Magnani. Tutta la maggioranza regionale con l’eccezione della Svp.

«Abbiamo aspettato mesi e mesi che la Svp firmasse questo testo - sbotta Margherita Cogo - se ne parla da due anni, non li capisco. Non ha alcun senso cimentarsi in esperimenti statutari all’insegna dello splendido isolamento. Lo statuto è regionale e va scritto insieme, altrimenti si rischia il caos. La Svp ha già fatto uno strappo presentando al senato il disegno di legge Zeller-Berger sul’autonomia integrale». Commenta Palermo: «Il doppio testo non è un dramma. Si dovrà arrivare a un accordo di qualche tipo». L’avvertenza è che di tutto ciò si parlerà dopo le elezioni provinciali. Le due proposte si assomigliano nella filosofia di lavoro di gruppo, con la differenza che il testo Cogo assicura una maggiore rappresentanza alle opposizioni. Comunque, una discreta confusione sotto il cielo e non si è nemmeno iniziato a parlare di contenuti.

La convenzione altoatesina del disegno di legge Palermo-Zeller prevede una composizione a 15: il presidente del consiglio provinciale, il vice-presidente, il presidente della giunta, tre componenti del consiglio provinciale, di cui almeno uno nominato dai consiglieri di opposizione, tre parlamentari eletti nella Regione e residenti in provincia di Bolzano, un rappresentante della minoranza ladina, uno del Consiglio dei comuni, uno designato dagli istituti di ricerca con sede in Alto Adige, un esperto di materie costituzionali, un rappresentante designato dalle organizzazioni imprenditoriali e uno dai sindacati. Nella proposta di maggioranza la convenzione regionale sarebbe invece composta dal presidente del consiglio regionale, i suoi due vice presidenti, i due presidenti provinciali di Bolzano e Trento, i due presidenti dei consigli provinciali, 3 componenti per consiglio provinciale (di cui 2 di opposizione), 2 rappresentanti delle università di Bolzano e Trento, due indicati da Eurac e Fondazione Kessler, 2 esponenti degli imprenditori di Bolzano e Trento, 2 sindacalisti, 2 ladini.

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