Tenta di violentare una ragazza di 16 anni, arrestato
In manette un uomo di 46 anni della Val di Sole. La ragazza stava facendo una doccia dopo una gara di canoa e lui le si è avventato contro nudo
MALE'. Ha tentato di violentare una ragazza di sedici anni e per questo è stato tratto in arresto in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Malè. Un uomo di 46 anni, residente in Val di Sole, ieri deve aver trascorso la giornata in località Le Contre del comune di Caldes alla ricerca della sua vittima.
I militari che l’hanno arrestato – e che lo conoscevano molto bene per via dei suoi trascorsi dato che, già qualche anno fa e più di una volta, era stato denunciato per reati concernenti la sfera sessuale – lo avevano infatti visto da quelle parti già di mattina. La cosa non aveva destato in loro sospetto: sul fiume Noce si stavano svolgendo le gare del Grand Prix Nazionale Canoa Slalom e lui, avevano pensato, era lì a godersi lo spettacolo. Tra i molti atleti in gara nelle diverse categorie anche una sedicenne facente parte di una società sportiva piemontese.
La ragazza, conclusa la sua prova nel tardo pomeriggio, si è diretta verso lo spogliatoio per farsi una doccia. L’ha fatto da sola, naturalmente, senza accorgersi che gli occhi di un malintenzionato la stavano osservando. L’uomo ha aspettato un attimo, può darsi sbirciando da dietro a qualche finestra. Quando l’ha vista entrare in doccia, si è addentrato nello spogliatoio, si è calato i pantaloni e, nudo, le si è parato davanti, all’improvviso, con le mani protese verso il suo seno nudo. Lo spavento è stato fortissimo ma per fortuna (così ha raccontato ai militari nel formalizzare la denuncia) non l’ha paralizzata. Ha iniziato ad urlare ed a dimenarsi. Si è divincolata dalla presa e, afferrato un accappatoio, è corsa via chiedendo aiuto.
L’aggressore, che in un primo momento ha fatto per tallonarla, temendo di essere visto, si è poi allontanato verso il bosco, percorrendo una strada conosciuta solo dai residenti (questo è stato un aspetto che ha confermato, in seguito, i sospetti dei Carabinieri intervenuti). L’ha fatto con discrezione, ovvero senza correre, forse per non destare sospetti. Il suo fare non è tuttavia sfuggito ad un altro giovane atleta che, saputo il fatto, ha reso una importante testimonianza ai fini della sua identificazione. La chiamata al 112 ha fatto scattare l’allarme. Una pattuglia della Stazione di Malè, che si trovava a poche centinaia di metri da quel posto, ha presto raccolto la denuncia dei fatti ed immediatamente ha capito chi fosse stato ad usare violenza sessuale nei confronti della minore. L’hanno trovato di lì a qualche minuto. Aveva sciolto i capelli, che all’atto dell’aggressione portava legati in una coda, ma indossava la maglia che la vittima (e il testimone) aveva ben messo a fuoco in quei concitati momenti. La minore, davvero molto scossa per quanto accadutole, è stata accompagnata in caserma dal suo allenatore. Quando si è sentita al sicuro, dopo qualche ora, è riuscita a fermare il pianto ed a denunciare dettagliatamente i fatti. Ha quindi riconosciuto nel corso di un’individuazione fotografica il reo, che i Carabinieri hanno ammanettato e condotto presso il carcere di Trento con l’accusa di tentata violenza sessuale.