Teatro, arte e film: la cultura celebra 40 anni di Whirlpool in Trentino

Una serie di iniziative per la ricorrenza a Spini di Gardolo


Carmine Ragozzino


TRENTO. Nel regno del freddo un compleanno caldo di ricordi, di emozioni e d'orgoglio. La storia di una fabbrica: la Whirlpool. Una storia da celebrare attraverso le emozioni e nei ricordi di chi quell'azienda ha fatto crescere: nella fatica. Sono le vite degli operai, dei dipendenti tutti. Di chi, cioè, ha timbrato cartellini all'alba e di notte. Di chi ha vissuto a ritmi assordanti per guadagnare il pane ma anche una dignità che il mondo del lavoro di oggi troppo spesso nega o mortifica.
Con le maestranze di ieri e di oggi, la Whirlpool ha deciso di festeggiare 40 anni in Trentino, a Spini di Gardolo.
Whirlpool è oggi un marchio «globale». Ma Ignis, e poi Ire - (stessa azienda, nel passato) - sono nomi che riaccendono memorie: gli albori dell'industrializzazione locale, un rapporto inedito tra campagna e città, il movimento operaio e la lotta per i suoi diritti. E la politica: valori e ideologie, aspirazioni, impegno e dolorose degenerazioni.
Per i 40 anni l'azienda di Trento nord - leader mondiale dell'elettrodomestico con il frigo che segna il vanto produttivo, poteva stappare bottiglie. O appiccicare medaglie sui baveri più anziani. Invece ha scelto la via di un ricordo sincero: contraddizioni - (il 30 luglio '70 dei fascisti alla gogna), comprese. La Whirlpool ha scelto la via della cultura. Anzi, delle culture, per affermare e rivendicare, il suo «legame» con la comunità trentina. E' una bella scelta che si concretizza in una sinergia inedita tra azienda, assessorato alla cultura e politiche giovanili del Comune, Fondazione Museo storico, Galleria Civica.
Sintonie capaci di produrre un programma in tre tappe di indubitabile interesse.
Il teatro entrerà in fabbrica. E alla vena artistica dei giovani la fabbrica si è aperta per permettere la crezione di opere «industriali». Infine un docufilm prodotto dal Museo Storico: darà voce agli operai. Quelli ancora sul posto di lavoro e quelli recuperati nei loro «buen ritiro», certamente non dorato. Racconteranno l'anima dello stabilimento.
Sabato sera e domenica pomeriggio la Whirlpool sarà «recitata» da Andrea Brunello e Andrea Castelli per un pubblico di invitati. Dal 26 ottobre «sette frigoriferi reinterpretati» attireranno attenzione e curiosità alle Gallerie. E in novembre, all'Astra, sarà proiettato il film di Micol Cossali e Valeria Miorandi. Va dato merito al Comune, Museo, Galleria di aver colto al volo l'occasione offerta dalla Whirlpool, (spazio infrequente), per «girarla» ai giovani. Artisti e documentariste.













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