Taser ai vigili urbani, ora anche Trento può sperimentarlo 

È quanto prevede il decreto sulla sicurezza varato dal Governo Il sindaco Andreatta vuole approfondire. Giacomoni: valutiamo



TRENTO. Taser anche per i vigili urbani di Trento, lo prevede il decreto Salvini sulla sicurezza. Circa la possibilità, il sindaco Alessandro Andreatta si riserva di approfondire. Prudente il comandante della polizia municipale del capoluogo, Lino Giacomoni. «È un’arma».

Le disposizioni sono chiare: il decreto prevede l’autonomia dei comuni per la sperimentazione della pistola elettrica. I comuni con più di 100mila abitanti potranno dotare due poliziotti municipali di armi comuni ad impulso elettrico, in via sperimentale per un periodo di sei mesi. Al termine del periodo i comuni, con proprio regolamento e a proprie spese, potranno assegnare l’arma ai reparti. La sperimentazione per Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza è stata avviata il 5 settembre in 12 città italiane, durerà tre mesi. «Una possibilità. Parlando di armi, la questione dovrà essere inserita in un regolamento, ci sarà bisogno dell’approvazione politica e questo porterà, caso mai, ad una sperimentazione». Premessa doverosa, per il capo della municipale di Trento, Lino Giacomoni, prima di addentrarsi nella bontà o meno del decreto. «Prudenzialmente è il caso di vedere il risultato delle sperimentazioni già avviate all’inizio di settembre in alcune città italiane, per avere a disposizione più elementi di giudizio e di valutazione. Non si parla di uno spray al peperoncino,che può essere acquistato da chiunque, anche da un privato cittadino. Si tratta di un’arma. Certo, tutela la sicurezza dell’operatore di polizia, ma è anche vero che l’operatore di polizia va a sua volta tutelato dall’impiego dell’arma stessa. Anche per questo la sperimentazione è importante. L’arma va compresa nelle sue capacità di offesa, in modo da tutelare l’operatore da tutti i punti di vista». I vigili di Trento hanno in dotazione tutto quello che in dotazione si può avere, prosegue Giacomoni. «Sono dotati di arma da fuoco, già da parecchi anni. L’arma è in dotazione a tutte le pattuglie, anche quelle diurne, dopo di che abbiamo lo spray al peperoncino che è molto utile. Consente comunque di neutralizzare l’aggressore in caso di violenza. Tutto l’esistente è già stato adottato dal consiglio comunale di Trento ed è inserito nel regolamento della polizia locale». (f.q.)















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