Sulla carta d’identità il sì alla donazione organi
A breve in tutti i comuni trentini sarà possibile dare il proprio consenso Sono 43 i trentini che sono in lista d’attesa per un rene, il fegato o il cuore
TRENTO. Aderire ad uno dei «gesti» di altruismo e solidarietà di più alto valore umano, da ora in poi, non solo diventerà più facile ma verrà ricordato ad ogni scadenza «burocratica». Infatti si potrà esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione di organi o di tessuti (alla morte) al momento del rilascio o rinnovo della carta d'identità: una possibilità che a breve sarà disponibile negli uffici anagrafe di tutti i Comuni trentini. Il capofila è stato Arco, a giorni consentiranno di esprimere la propria volontà Borgo Valsugana, Bresimo, Cis, Cles, Fondo, Lavis, Mezzocorona, Pergine Valsugana, San Lorenzo-Dorsino, Villa Lagarina; Rovereto lo sarà da aprile, Trento nei prossimi mesi, tutti comunque dovranno comunque essere operativi entro il 2017.
L'elenco aggiornato su: www.trentinosalute.net Questo grazie alla campagna promossa da Provincia, Azienda provinciale per i Servizi sanitari, Consorzio dei Comuni trentini, in collaborazione del Centro nazionale trapianti. Indicare la propria scelta in materia di donazione degli organi è facile: al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità, l’ufficiale d’anagrafe proporrà la possibilità di dichiarare la propria volontà. La decisione sarà trasmessa in tempo reale al Sit - sistema informativo trapianti, la banca dati del Ministero della salute, consultabile 24 ore su 24 dai coordinamenti trapianti, che raccoglie tutte le dichiarazioni rese dai cittadini maggiorenni.
Alla presentazione della campagna l’assessore Maurizio Zeni, il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria Eugenio Gabardi e la dottoressa Lucia Pilati, rianimatrice, responsabile del coordinamento provinciale trapianti. Il Trentino, dove non si effettuano trapianti ma si opera in stretto legame con Innsbruck o Verona per i reni, non è ai vertici delle donazioni in Italia ed i consensi fino ad ora espressi sono 600 nelle Asl, 17.000 tramite Aido e già 70 ad Arco, col rinnovo della carta d’identità. «Sebbene il rapporto pubblicato a febbraio dal Ministero della Salute - ha detto l'assessore Zeni - e riferito ai trapianti nel 2015 si chiuda con il segno più ed una crescita complessiva dell'attività trapiantologica, in Trentino nel 2015 i donatori sono diminuiti rispetto al 2014 ed in generale, la nostra provincia è fra quelle ad avere il minor numero di donatori». Questi i numeri del Trentino: nel 2014 vi sono stati 17 donatori, nel 2015 solo 10; i trentini che hanno subito intervento di trapianto nel 2014 sono stati: per il rene 27, per il fegato 7, per il cuore 2 e per il polmone 1; nel 2015 per il rene 23, per il fegato 13 e per il polmone 1. «Le liste di attesa per i pazienti trentini, aggiornate a febbraio, dicono che ci sono 27 persone che attendono un trapianto di rene, 14 di fegato e 2 di cuore». Un altro aspetto molto importante della donazione deriva dal fatto che non esistono limiti di età: in particolare reni e fegato, prelevati da donatori di età molto avanzata, anche superiore ad 80 anni, sono spesso idonei ad essere trapiantati ed oltre il 75% dei donatori è over 65.