Sul monte di Mezzocorona Cappelletti è il re delle salite
Il nuovo record. In 24 ore l’atleta ha effettuato 34 ascese, percorrendo 21.270 metri contro i 20.865 di Degasperi nel 2019. Un folto pubblico lo ha applaudito e aspettato al traguardo
Mezzocorona. I record sono fatti per essere battuti e ieri Daniele Cappelletti ci è riuscito in pieno, totalizzando poco meno di 34 ascese al monte di Mezzocorona in 24 ore. Un nuovo record, che per metri percorsi in salita è di 21.720, contro i 20.865 conquistati l’anno scorso da Manuel Degasperi. Ad accogliere l’atleta, provato ma col sorriso sulle labbra dopo una prestazione di alto livello, un coro di spettatori “tifosi”, decine di applausi e i ringraziamenti di rito del sindaco Mattia Hauser a quanti hanno lavorato dietro le quinte. «Questa è una di quelle iniziative che continueremo a sostenere - ha detto -. Ero con lui all’ultima salita e mancavano due tornanti. Ci auguriamo che questo record rimanga davvero per molto tempo fra gli annali della funivia dei record». Alla stazione a valle della funivia verrà anche applicata una grande targa con i quattro record fatti fin ora. «Per me è stata una parentesi, perché di solito io pratico skyrunnig, quindi gare molto più corte. Quest’anno sapete tutti cosa è successo e quindi ho pensato di inventarmi qualcosa. Ci sono riuscito e sono molto contento di questo» ha poi detto Cappelletti, sorpreso dell’inaspettato pubblico che lo ha seguito in gran numero per un’impresa che in futuro potrebbe anche essere in rosa.
Ti aspettavi questa impresa?
Mi aspettavo di farcela ma non sapevo la misura. Ho fatto molti test con il presidente della FiSky, dottor Roi, e sono tutti andati bene. Mi aspettavo una bella misura, è arrivata, però essendo la prima volta non sapevo bene a quanto potevo arrivare.
Cosa ti ha maggiormente messo in difficoltà in queste ore?
Stamattina dalle 7 in poi, devo dire che ho sofferto.
Quanto allenamento ti ci è voluto per affrontare questa sfida?
Ho iniziato a correre durante il lockdown, sul tapis roulant a casa. Poi ho iniziato a correre normalmente fuori. La preparazione specifica ho iniziato a farla negli ultimi tre mesi e mezzo. Quindi l’ho preparata in poco tempo e meglio di così non poteva andare.
A chi dedichi questo risultato?
Alla mia famiglia, alla federazione italiana skyrunnig che mi supporta sempre, e gli ultimi mesi mi ha veramente sopportato. Poi agli appassionati di storia e per gli alpini. Io sono un alpino in armi e in ottobre del 1872 è stato creato il corpo degli alpini, quindi vorrei dedicarla a tutti gli alpini e a quelli che hanno dato la loro vita per la nostra pace.
Quale sarà, ora, il futuro di Daniele Cappelletti?
Riposerò per un po’ (sorride). Poi spero di ricominciare a fare gare di skyrunnig. Però vedremo come si evolve la situazione, magari ricomincio con le gare di sci alpinismo. Comunque parlerò con il commissario tecnico della federazione e vediamo gli appuntamenti più importanti.