«Studenti preparatevi, il futuro è vostro»

Il governatore Ugo Rossi alla Festa della Repubblica: un giorno dovrete mettere il vostro tempo e le vostre capacità a disposizione del bene comune



TRENTO. «Oggi è il giorno della Festa della Repubblica. Sentitela vostra, perché il suo futuro è il vostro e preparatevi per mettere un giorno il vostro tempo e le vostre capacità a disposizione del bene comune». Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, si è rivolto stamattina ai venti studenti di scuole superiori italiane, vincitori del concorso EconoMia, sul tema del festival dell'economia 2014, che si conclude oggi a Trento con la quarta giornata. I venti studenti sono stati premiati con l'ospitalità alle giornate del Festival 2014 e con una premiazione ufficiale oggi al Palazzo della Regione. Intervenuto anche Tito Boeri, responsabile scientifico del Festival, che ha sottolineato: «In Italia c'è ancora poca formazione in materia economica. L'economia invece è importante perché serve innanzi tutto per capire le cose. Non è una scienza esatta, ci sono idee molto diverse tra gli studiosi; ma anche le diversità di opinioni servono per isolare i fattori cruciali».

«Questa Festa della Repubblica ci suggerisce di rinnovare la nostra politica, di darle maggiore dignità, un più forte spirito d'iniziativa, di rafforzare anche la sua capacità di immaginare un futuro diverso». Ad affermarlo è stato il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, nel suo discorso per la Festa della Repubblica, in piazza Duomo. «Oggi il potere - ha detto - ci sembra sempre più impersonale e imperscrutabile, in balia di una finanza extraterritoriale che può affamare interi popoli senza rimpianti nè rimorsi. Di fronte a questo moloch finanziario che ci chiede sempre nuovi sacrifici la politica è stata del tutto inadeguata. Io spero che oggi, compresa a duro prezzo la lezione, sia arrivata l'ora - ha proseguito - di correggere la rotta. In Italia e in Europa, visto che il nostro Paese non può farcela da solo. Gli italiani lo sanno bene e l'hanno detto forte e chiaro all'ultimo appuntamento elettorale in cui si sono confermati ancora una volta tra i più grandi sostenitori di un progetto europeo che va sicuramente riveduto e corretto, ma che non può essere abbandonato».













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