Strage Cermis, Cavalese pignorerà il Ministero
Dopo 17 anni e malgrado la condanna al risarcimento non ha pagato un euro: deve più di un milione per i danni di immagine al paese
CAVALESE. Il 3 febbraio prossimo si celebrerà il 17° anniversario della seconda tragedia del Cermis: a causa dell’urto di un caccia americano contro il cavo portante della funivia, il vagoncino cadde nel vuoto e persero la vita ben 20 sciatori. Martedì 3 febbraio alle 10 sarà celebrata una messa di suffragio delle vittime nella chiesa dell’Addolorata al Parco della Pieve. Seguirà quindi nel cimitero nuovo un momento di raccoglimento e di preghiera in ricordo delle due tragedie del Cermis, quella del 9 marzo del 1976 e l’ultima, quella del 3 febbraio 1998. La celebrazione della ricorrenza vuole significare un momento di umana riflessione e di cristiano raccoglimento per onorare le vittime delle due incredibili tragedie che hanno segnato profondamente la vita economica e civile di Cavalese e dell’intera valle di Fiemme.
Ma sul fronte dei risarcimenti dei danni morali e patrimoniali patiti dal Comune di Cavalese nella tragedia del 3 febbraio del 1998 c’è da registrare purtroppo la latitanza del Ministero della Difesa italiana, che non ha ancora saldato il conto. La vertenza dunque è ancora aperta. Il comune di Cavalese era ricorso alle vie legali per farsi riconoscere i danni patiti. La Corte d’Appello di Trento con sentenza depositata già il 13 febbraio 2007 aveva dato ragione al Comune e aveva condannato il Ministero della Difesa al risarcimento di 1 milione di euro per i danni morali e all’immagine di Cavalese e di altri 95 mila 489 euro a titolo di danno patrimoniale, oltre al rimborso delle spese di giudizio. Il Ministero però aveva resistito nella causa fino davanti alla Corte di Cassazione di Roma. Ma anche la suprema Corte con sentenza del 17 dicembre del 2013 aveva confermato l’obbligo al risarcimento nelle stesse misure in capo al Ministero ed in favore del comune di Cavalese . E’ passato più di un anno, ma anche quella sentenza è rimasta lettera morta: il Ministero della Difesa non ha versato nemmeno un euro. E così la giunta comunale di Cavalese in questi giorni ha affidato agli avvocati Umberto De Luca del foro di Verona e a Marco Dalla Fior del foro di Trento l’incarico ufficiale per l’assistenza del comune in atto di precetto nei confronti del Ministero della Difesa, per ottenere il pagamento delle somme dovute. Il passo successivo è il pignoramento, cui il precetto dà titolo.
Per la tragedia del Cermis del 1998 gli Stati Uniti avevano risarcito le famiglie delle vittime con 2 milioni di euro per ciascuno, ma in quella vertenza lo Stato aveva anche ottenuto la liberazione della presunta terrorista Italiana Silvia Baraldini, detenuta negli Usa.