Stagionali e pensionati, in arrivo nuove risorse
Implementati, con un protocollo firmato ieri, i servizi forniti dal Fondo di solidarietà Olivi: «Esempio di autonomia creativa. Ora speriamo che il governo non ci blocchi»
TRENTO. Il Fondo di solidarietà del Trentino da oggi offrirà ancora maggiore sostegno ai lavoratori stagionali e a quelli che, scegliendo l’Ape volontaria, hanno deciso di andare in pensione con tre anni di anticipo ma senza contributi.
Gli accordi sono stati sottoscritti, ieri, tra l’assessore Alessandro Olivi e le parti sociali, associazioni datoriali e sindacati. Le principali modifiche, oltre a misure di semplificazione, riguardano il prolungamento della Naspi (l’indennità di disoccupazione) per i lavoratori prossimi alla pensione (over 58 anni) e per i lavoratori stagionali, il miglioramento della qualità del lavoro, grazie al finanziamento di programmi formativi, ma soprattutto la previsione che, per l’Ape volontario, il Fondo possa versare i contributi mancanti, in modo tale che il lavoratore riceva la pensione calcolata tenendo conto anche del periodo di anticipo pensionistico. Il Fondo di Solidarietà del Trentino è il primo fondo in Italia che attiva questa misura. Non risultano altre esperienze.
Il nuovo accordo, che aggiorna i contenuti di quello che nel 2015 aveva fatto nascere il fondo, sarà ora inviato al Ministero del Lavoro e Politiche sociali, per la ratifica, di concerto con quello dell’Economia e Finanze.
Le piccole e piccolissime imprese trentine che vivono un momento di difficoltà legato all'andamento della propria attività e sono escluse dal campo di applicazione della normativa in materia d'integrazione salariale o non aderiscono a fondi bilaterali di solidarietà nazionali possono usufruire, a favore dei propri dipendenti, del Fondo territoriale intersettoriale del Trentino. Il Fondo rappresenta uno strumento di sostegno al reddito e un'alternativa al licenziamento, prevedendo la possibilità di sospendere il rapporto di lavoro con i propri addetti, garantendo comunque un sostegno economico analogo alla cassa integrazione che è prevista per le grandi imprese.
Il Fondo di Solidarietà del Trentino è frutto di un lungo percorso di confronto e dialogo tra associazioni datoriali e sindacali del territorio, voluto e promosso dalla Giunta provinciale, in attuazione della delega in materia di ammortizzatori sociali, che ha portato alla firma, nel dicembre del 2015, di un accordo istitutivo da parte di Confindustria Trento, Confcommercio Trento Imprese per l'Italia Trentino, Confesercenti del Trentino, Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche, Federazione Trentina della Cooperazione, Confprofessioni, Cgil del Trentino, Cisl del Trentino e Uil del Trentino.
Il Vice Presidente e Assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro, Alessandro Olivi, ha sottolineato come il Fondo rappresenti una delle esperienze più avanzate nel campo della tutela del lavoro e delle imprese prodotto dal sistema dell'autonomia e dal dialogo con le parti sociali: «Con queste iniziative abbiamo dato ancor maggiore sostanza al Fondo di solidarietà che già si era distinto come novità assoluta nel panorama nazionale. Con queste ultime iniziative abbiamo dimostrato che quando l’autonomia sa essere creativa può davvero generare risultati positivi. Lunedì invieremo le modifiche ai ministri Di Maio e Tria e speriamo che dimostrino la giusta sensibilità a queste iniziative dei territori in grado di produrre innovazione utile anche alle altre regioni».