Spending review e crescita, le sfide dei prossimi mesi
Provincia, approvato il piano taglia-costi da 120 milioni In arrivo nuovi strumenti per la finanza d’impresa
CLES. Tagli alla spesa della pubblica amministrazione e crescita. È questa la doppia sfida che attende il Trentino nei prossimi mesi. Ieri la giunta provinciale - in trasferta a Cles per l’ultima seduta prima della pausa di Ferragosto durante la quale ha incontrato la Comunità di valle - ha approvato il piano della spending review trentina, la riorganizzazione dell’apparato pubblico che dovrà portare ad un risparmio di 120 milioni all’anno.
Il piano, già approvato dalla giunta lo scorso 23 luglio non ha subito modifiche nell’esame in commissione: il risparmio atteso sulla spesa di back office è pari al 4,2% della spesa corrente del bilancio della Provincia, quindi maggiore di quanto si propone di fare lo Stato con la spending review nazionale che prevede una riduzione del 2,2%. «Questo risparmio - ha ricordato il governatore Dellai - avverrà attraverso decisioni assunte dalla comunità trentina, non imposte dall'esterno, nel rispetto quindi delle prerogative dell'autonomia speciale». Fra gli obiettivi attesi da qui al 2016: un miglioramento della produttività del lavoro pubblico di almeno il 25% (per le attività di back office) e una riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese del 25%; una riduzione del 50% dei tempi medi di almeno la metà dei procedimenti amministrativi (sia verso le imprese sia verso i cittadini); la riduzione del 30% dei tempi medi di tutti i procedimenti; una riduzione del 35% del numero dei procedimenti amministrativi.
Con successivi provvedimenti, entro il 31 ottobre, saranno licenziate anche le misure di attuazione del piano, emanate le direttive e adottati gli atti necessari per mettere le strutture del sistema pubblico provinciale nella condizione di raggiungere gli obiettivi previsti.
Al termine della mattinata di lavori, il presidente Dellai ha colto l’occasione per tracciare le priorità dei prossimi mesi: accanto alla ristrutturazione della pubblica amministrazione, l’altro obiettivo riguarda la crescita. «Dobbiamo riuscire a favorire uno sviluppo di qualità, sostenibile, soprattutto uno sviluppo che parta dal territorio - ha detto - le risorse non sono solamente qualcosa che si ripartisce, conformemente a un modello di pensiero che purtroppo sembra prendere piede; esse vanno anche prodotte. In una fase congiunturale difficile come quella attuale dobbiamo quindi fare uno sforzo per essere più vicini a chi produce le nostre risorse, che non provengono certo dalla Provincia ma nascono dall'intraprendenza delle realtà che operano sul territorio. Abbiamo messo in campo numerose iniziative, che ora devono essere accompagnate nei vari settori e in questo senso forse la priorità assoluta per lo sviluppo è la messa in campo di strumenti innovativi per la finanza d'impresa».
Senza dimenticare la partita che farà da sfondo ad ogni intervento e che oggi rappresenta la grande incognita, ovvero i rapporti con il governo per definire il nuovo quadro finanziario e l’apporto del Trentino al risanamento dei conti pubblici.