PARCHEGGI

Soste a pagamento, scoppia la guerra

EasyPark, la società che gestisce il servizio, accusa Trentino mobilità: «Ci ostacolano». Ma perde il ricorso al Tar



TRENTO. Il pagamento con il telefonino delle soste nei parcheggi blu sta riscuotendo sempre più successo. Con una semplice applicazione e cliccando il codice del parcheggio, si può regolare a piacere la sosta, previo il pagamento di una somma che si scala di volta in volta, evitando così di doversi sempre munire di monete e di incorrere in multe se la sosta si prolunga.

Ma ora, tra EasyPark, la società che in Trentino ha gestito fino a poco fa il servizio a pagamento mobile e Trentino mobilità, che è il braccio operativo del sistema di sosta in provincia, è in corso una guerra a colpi di carte bollate. È successo infatti se fino ad un anno fa Trentino mobilità aveva una convenzione con EasyPark per il pagamento con il cellulare della sosta, quest’ultima poi l’ha persa perché la società pubblica ha ritenuto di aprire una nuova gara, senza invitarla.

Scrive, in una lettera che in questi giorni è arrivata ai clienti, il Gruppo EasyPark: «Dal 2008 svolgiamo l’attività di servizio di pagamento mobile della sosta nel territorio dei Comu ni di Trento, Rovereto e Levico Terme. Purtroppo, Trentino mobilità e Amr Rovereto dal 2014 stanno tentando di impedire a EasyPark di svolgere la propria attività a Trento e Rovereto. Le iniziative assunte da trentino mobilità e Amr sono illegittime come recentemente riconosciuto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, la quale con parere numero As1198 del 16 giugno 2015 ha chiarito che l’attività di pagamento della sosta mediante smartphone è un’attività commerciale, distinta dal servizio pubblico di gestione della sosta, e cioè è una libera attività d’impresa».

EasyPark si augura di poter continuare a fornire il servizio, per il quale ha instaurato un rapporto commerciale con oltre mille automobilisti. Annucia inoltre che «perseguirà nelle opportune sedi i tentativi di sviare la propria clientela verso altri operatori e invita a segnalare qualunque episodio di tal genere». Fin qui la versione di EasyPark.

Contattato il presidente di Trentino mobilità, Cristian Pedot, quest’ultimo precisa un particolare che EasyPark ha omesso. «Noi ci siamo rivolti ad un’altra società - spiega l’avvocato - attraverso una gara ad invito che, per alcuni parametri posti, ha escluso EasyPark. La gara che si èsvolta circa un anno fa, è stata vinta da My Cicero, che non richiede oneri aggiuntivi non solo per il cliente, ma nemmeno a noi, mentre con EasyPark noi ci facevamo carico degli oneri, per non far pagare i clienti».

Il sito di Trentino mobilità pubblicizza infatti il sistema di pagamento con smartphone MyCicero, definendolo il «nuovo sistema» di pagamento dal dicembre 2014. È a questo punto che EasyPark è scesa sul sentierto di guerra ed ha fatto ricorso al Tar per impugnare l’affidamento del servizio alla My Cicero, ma l’ha perso. «Il Tar ha respinto la richiesta per tardività del ricorso, - spiega Pedot - ovvero perché ha aspettato troppo tempo per opporsi alla gara».

Si tratta di una giudizio di forma, che di fatto però ha tolto libertà d’azione alla EasyPark.

Ora si tratta di capire se, come annunciato, EasyPark proseguirà la sua battaglia legale, nonostante il pronunciamento del Tar. La guerra dei parcheggi è destinata a continuare. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

 













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