Sospeso il Fondo decanale di solidarietà 

Nato per aiutare le emergenze economiche delle famiglie aveva perso il carattere di straordinarietà



TRENTO. Il Fondo Decanale di Solidarietà istituito nel 2014 in risposta allo stato di crisi economica, nel 2019 non sarà più operativo. In cinque anni ha distribuito 350mila euro – 60mila nel 2018 e 80mila di media annuale – e dopo il primo anno, quando il capitale fu costituito con la partecipazione della Curia, Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti ) e Cassa Centrale delle Casse Rurali, il fondo si è sempre basato sui versamenti delle parrocchie: “Si trattava di un’iniziativa straordinaria e come tale non era destinata a durare nel tempo – spiega Tommaso Sussarellu uno degli amministratori – e quando abbiamo visto che i soggetti richiedenti erano sempre gli stessi e che le domande erano in leggera contrazione (dalle 180 di media alle 150 dello scorso anno) abbiamo deciso di sospendere l’attività”.

Qual era lo spirito del Fondo Decanale che oltre a Trento fu istituito anche a Rovereto?

“Quello di far fronte ad una situazione occasionale allo scopo di aiutare le famiglie a risolvere i problemi tant'è che per diversi anni i richiedenti non erano mai gli stessi”. In questi anni il 75% dei contributi sono stati utilizzati per il pagamento dell’affitto, delle utenze e delle spese condominiali. Il rimanente per spese sanitarie, mensa e libri scolastici per interventi equamente divisi tra italiani e stranieri. “Il funzionamento era semplice – prosegue Sussarellu – nessuna elargizione diretta, ma solo pagamento di spese tramite versamenti bancari per un massimo di mille euro annuali per soggetto richiedente. Le richieste venivano raccolte dalle singole parrocchie e poi inoltrate al consiglio che le valutava”.

Poi cos’è cambiato?

“Siamo di fronte ad un fenomeno di perduranza del bisogno il che vuol dire che si è perso lo scopo di aiuto straordinario, diventando un atto scontato. Il rischio era anche quello di andare a finanziare indirettamente ludopatie o dipendenze di altro genere”.

Come si ripresenterà il Fondo Decanale?

“L’idea è quella di diversificare gli interventi. Una parte sarà sempre un aiuto economico, ma molto sarà investito nella prevenzione come corsi per la corretta gestione del capitale famigliare, oppure aiutare i ludopatici, in costante aumento”.

Quindi il Fondo ha ancora dei capitali a disposizione?

“Certo la raccolta delle donazioni non è mai stata interrotta. Abbiamo solo temporaneamente sospeso l’attività allo scopo di attivare un nuovo progetto”.

Entro quanto sarete nuovamente operativi?

“A breve sarà convocato il Consiglio di Zona dei Decanati chiamato a valutare il nuovo progetto che se sarà approvato, dovrà poi essere organizzato per ogni singola voce. Direi che entro primavera saremo operativi”. (d.p.)













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