Sono iniziati i lavori per il forno crematorio 

Ieri via libera alle gettate di cemento per le fondamenta del cantiere di via Giusti Spazio per la sala del commiato, si potranno fare fino a 12 cremazioni al giorno


di Claudio Libera


TRENTO. Sono iniziati ieri con le gettate di cemento per le fondamenta, i lavori per il tempio crematorio di via Giusti. Come ha illustrato il dirigente del Servizio opere pubbliche, ingegner Giuliano Franzoi «si è partiti con le gettate in cemento per la realizzazione delle fondamenta, dopo che è stato realizzato l’ampio scavo e soprattutto è stata eseguita l’opera di bonifica bellica del terreno. Che durante l’ultimo conflitto mondiale era stato fatto oggetto di bombardamenti – come accaduto nel settembre del 1943 con il rione della Portéla - data la vicinanza con lo scalo ferroviario ed i ponti sull’Adige». Superato lo scoglio dei ricorsi ed ottenuti tutti i pareri necessari, la giunta comunale alla fine dello scorso mese di ottobre aveva, infatti, approvato il progetto esecutivo dell’impianto per la cremazione dei defunti, che sarà realizzato all'interno del perimetro del cimitero monumentale di Trento. Già nell'aprile del 2011 il consiglio comunale aveva definito la localizzazione del tempio crematorio – subito infatti, si era deciso per l’eliminazione della parola forno nell’indicazione dell’indispensabile opera pubblica - all’interno dell'ampliamento novecentesco del quadrante sud.

Costituito da un unico volume, l’edificio prevede al suo interno una serie di spazi dedicati allo svolgimento della cerimonia funebre: tra questi, la sala per il commiato, confinante con la sala dei forni (che saranno due per consentire una doppia cerimonia, con tempi sfalsati) ed alcuni spazi dedicati all'attesa dei congiunti, oltre a locali tecnici riservati al personale. Il progetto prevede anche un possibile utilizzo della copertura, immaginata come luogo di meditazione. Il progetto – come dice l’ingegner Giuliano Franzoi, dirigente del Servizio attività edilizia - propone pure la realizzazione di nuove cellette lungo il muro perimetrale della parte nord dell’ampliamento novecentesco, proposto in sostituzione dell'attuale siepe. L'impianto potrà svolgere fino a 12 cremazioni complessive al giorno - 6 per linea; attualmente le cremazioni dei defunti trentini sono garantire dall'impianto di Mantova. Il progetto preliminare è stato elaborato dagli architetti Franco Voltolini e Giancarlo Conci del Servizio attività edilizia del Comune. L’opera è stata aggiudicata mediante appalto integrato con offerta economicamente più vantaggiosa previa acquisizione in sede di gara del progetto definitivo, elaborato dai concorrenti sulla base del progetto preliminare predisposto dall'amministrazione. Aggiudicataria è risultata l’associazione temporanea di imprese costituita da D. F. Costruzioni, Nord Costruzioni e Ciroldi Officine Meccaniche. L'opera costerà complessivamente, oneri compresi, 5,8 milioni già finanziati dalla Provincia. In questo tipo di procedura l’affidatario ha l'incarico di predisporre anche il progetto esecutivo, oltre alla realizzazione dell'opera. I lavori ora sono partiti e dovranno essere ultimati entro 540 giorni dalla data di inizio, ovvero metà dello scorso mese di novembre.















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