«Sindaco, o fai qualcosa o è crisi»

I Socialisti minacciano i colleghi di maggioranza: «Pronti ad altre alleanze»


Roberto Gerola


PERGINE. Dura presa di posizione dei socialisti contro il sindaco e l'attuale situazione di stallo. A quasi cinque mesi dal "tradimento di Pasqua" da parte di Pd e Verdi, l'azione in sede comunale non è cambiata: documenti, veti incrociati, firme apposte, firme negate, incontri, annunci, accuse dall'opposizione, ma non solo. Sono ora appunto i socialisti con una nota della segreteria a firma di Claudio Tasin ad alzare il tiro.

Una nota per chiedere di «superare questa fase di inerzia», altrimenti saranno «costretti a guardarsi attorno per verificare possibili nuove alleanze nell'interesse della città». Una lunga premessa a questo annuncio la dice lunga della non facile decisione assunta dai socialisti (storica componente della maggioranza a Pergine). «Assistiano con sofferenza e rabbia alla ormai troppo lunga inerzia dell'amministrazione comunale - scrivono - e la lista dei nodi da sciogliere si fa lunga. Passa il tempo e gli impegni presi con gli elettori non vengono onorati».

Ricordano che «il sindaco Corradi aveva promesso di rivedere le deleghe agli assessori per rendere più efficace l'azione della giunta, ma finora non si è vista nessuna novità». E citano «questioni che si accumulano a causa della paralisi del Comune». Nettamente a favore della riqualificazione di San Cristoforo «che esige una soluzione per garantire lo sviluppo turistico di una zona con grandi potenzialità che resta un patrimonio inespresso della città».

Critiche anche al trasporto urbano. Anche i socialisti confutano le tesi dell'assessore Marina Taffara che annuncia: «tutto va bene, anzi le presenze aumentano». «Al momento è solo una spesa a vuoto - scrivono i socialisti - nessuno lo usa perché non riesce a intercettare le esigenze degli utenti» e infine la viabilità. «Il Comune sembra attendere che qualcuno decida per lui. Pergine non può prendere ordine dalla Provincia o da altri sulla Valdastico. Il sindaco deve confrontarsi con la Provincia come soggetto attivo». I temi sono i soliti e provocano le critiche anche dal centrodestra, con Pd e Verdi che hanno portato la maggioranza ad arenarsi in un pantano dal quale non sembra abbia voglia di uscire.













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