il caso

Sfascia l’auto e dà la colpa a un cervo: giovane a processo

Un ventenne di Trento è accusato di falso ideologico perché chiedeva il risarcimento alla Provincia



TRENTO. Ha sfasciato la sua Chevrolet Avevo andando contro il guard rail e la roccia sulla strada del Bondone, verso le Viote, ma ha cercato di dare la colpa a un cervo sbucato dal nulla e che poi se ne sarebbe scappato via. Questo per ottenere il risarcimento della Provincia di Trento per i danni da ungulato. Peccato che sulla vettura non c’era traccia di pelo animale e nessuna traccia di sangue. Per questo un ventenne di Trento è finito sotto processo con l’accusa di falso ideologico.

I fatti risalgono al 6 settembre 2014. Quel giorno il giovane stava procedendo a bordo della sua auto. Secondo le sue dichiarazioni, poco dopo l’abitato di Vason, appena dopo la curva, ha visto un cervo che sarebbe piombato sulla sua auto. Il giovane ha riferito di aver frenato per evitare l’impatto, ma di non aver fatto in tempo a evitare lo scontro. Poi ha detto di essere finito contro il guard rail. Il 23 settembre, poi, ha inviato una dichiarazione sostitutiva di atto notorio al servizio Foreste e Fauna della Provincia sostenendo che l’incidente era stato causato dallo scontro con il cervo. Peccato che dall’esame dei segni lasciati sulla parete rocciosa, sul manto stradale e dai danni del veicolo si può desumere che il giovane sia finito lungo su una curva urtando contro le rocce e danneggiando in maniera seria la sua auto. Inoltre non sono state trovate tracce di frenata, non solo, sulla vettura non c’erano tracce di alcun impatto con un animale. Tracce di sangue o peli di animali.

Per questo la Provincia ha presentato denuncia. La Procura ha citato in giudizio il ventenne che adesso rischia grosso per la sua furbata.













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