CLES. Arrestato dai carabinieri di Cles un cittadino rumeno di 35 anni ritenuto responsabile di oltre 60 furti su auto, compiuti nel giro di cinque anni soprattutto in val di Sole e in val Rabbi. In un primo momento in mano agli investigatori c'era solamente un identikit redatto in base ad una testimonianza.

La svolta nell'indagine si è registrata lo scorso dicembre quando il Ris di Parma ha associato un Dna ricavato dagli effetti personali del ladro che in un'occasione si era liberato dello zaino ad un rumeno arrestato dai carabinieri di Vipiteno in flagranza. L'uomo è stato ritenuto responsabile di tutta una serie di analoghi delitti commessi in quella zona nei giorni precedenti il fermo, con una metodologia corrispondente a quella adottata anni prima in Val di Rabbi. L'uomo sfuggito alla cattura cinque anni prima aveva così un "vero" volto, il volto di colui che una pattuglia dell'aliquota operativa della Compagnia di Cles ha ieri incrociato a bordo del treno Trento-Malè. Da qui l'arresto.

Sulla sua testa pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bolzano per i fatti di Vipiteno, vale a dire 27 furti. Il rumeno, che è adesso recluso nel carcere di Trento, a disposizione della Procura di Bolzano che ha coordinato le indagini, dovrà anche rispondere di una quarantina di furti commessi nel 2010 in Val di Sole (34 quelli messi a segno nella sola Val di Rabbi).