il caso

Scuole Trento Nord, per il Comune la superficie dei terreni non è inquinata

Ora si attendono i risultati delle controanalisi di Appa sul giardino del "Piccolo Principe". La tesi di Palazzo Thun è che la contaminazione dipenda da un singolo sversamento accidentale di idrocarburi leggeri



TRENTO. Sarebbe privo di inquinanti lo strato superficiale del terreno (primi 30 centimetri) attorno al punto in cui è stata rilevata la presenza di idrocarburi leggeri nel giardino della scuola dell'infanzia "Piccolo Principe" di Trento. Gli ulteriori tre prelievi realizzati all'interno dell'area di 400 metri quadrati, transennata a scopo precauzionale, non hanno rilevato infatti la presenza di contaminazioni. Lo comunica il Comune in una nota.

Le indagini, svolte sullo strato di terreno più superficiale, sono state commissionate dall'amministrazione comunale, in contradditorio con l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (Appa), che comunicherà nei prossimi giorni l'esito delle controanalisi. Di tutti i prelievi fatti sui primi 30 centimetri del giardino dell'asilo nido "Orsetto Pandi" e della scuola materna “Piccolo Principe”, solo uno aveva rilevato la presenza di idrocarburi leggeri.

L'esito dell'indagine dell'amministrazione comunale confermerebbe l'ipotesi formulata dai tecnici fin dall'inizio, cioè che la contaminazione dello strato superficiale del terreno possa essere riconducibile a un singolo sversamento puntuale e accidentale di idrocarburi leggeri. Qualora le controanalisi di Appa confermassero i risultati, si procederà quanto prima alla rimozione della porzione di terreno interessata dal superamento della soglia di contaminazione da idrocarburi leggeri. Proseguiranno comunque le indagini del sottosuolo, che verrà sottoposto a caratterizzazione.













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