Scuola privata, la Provinciastanzia un milione in più

Sorpresa: mentre si discute di tagli alla scuola pubblica, la Provincia è pronta ad aumentare dell’8 per cento i finanziamenti alle private nel 2010. «Niente di strano, è solo un aumento legato al numero degli iscritti» spiega l’assessore provinciale all’istruzione Marta Dalmaso



TRENTO. Sorpresa: mentre si discute di tagli alla scuola pubblica, la Provincia è pronta ad aumentare dell’8 per cento i finanziamenti alle private nel 2010. «Niente di strano, è solo un aumento legato al numero degli iscritti» spiega l’assessore Marta Dalmaso.
L’aumento risulta da un’analisi attenta della Finanziaria provinciale che arriva nell’aula del consiglio proprio questa mattina. Mentre lo stanziamento totale per la scuola è in lievissimo calo, la voce “parificate” registra un aumento dell’8 per cento: dagli 11 milioni e 760 mila euro di quest’anno ai 12 milioni e 776 mila euro dell’anno prossimo. Un aumento che in realtà è in linea con la tendenza degli ultimi anni, ma che sarà difficile da digerire per gli insegnanti che contestano la riforma Dalmaso (studiata anche in ottica di riduzione della spesa), ma anche per gli studenti che durante il corteo di dieci giorni fa “assaltarono” la sede dell’Arcivescovile con striscioni e fumogeni.
Roberto Ceccato, dirigente del Servizio scuola infanzia, istruzione e formazione professionale, spiega tecnicamente il motivo dell’aumento dei contributi alle scuole private trentine: «Abbiamo fatto i conti mantenendo invariati i parametri a studente (3.000 euro è il costo annuale a carico della Provincia di uno studente iscritto ad un istituto privato, contro gli 8.000 di uno iscritto alla scuola pubblica, ndr) e tenendo conto solo dell’inflazione programmata. Ovviamente, con l’aumento degli iscritti anche conseguente alla messa a regime di una serie di percorsi (scuola steineriana che è diventata paritaria, Lia di Rovereto cresciuto di una classe, ndr) si è arrivati a questo calcolo che comporta una crescita del finanziamento complessivo».
Marta Dalmaso, assessore provinciale all’istruzione, spiega: «In Trentino, da tempo, c’è un sistema consolidato integrato di scuola provinciale e scuola paritaria. Il finanziamento è legato al numero degli studenti e, di fronte ad un aumento degli iscritti, credo sia ovvio che ci sia un aumento delle risorse a disposizione. Non ci vedo nulla di particolare anche perché si tratta di un sistema consolidato nel tempo e riconosciuto da più parti. Sono convinta che le scuole paritarie siano un valore per la nostra comunità e offrano un servizio a una minoranza di studenti, ma sempre in maniera positiva. Mi pare, dunque, un intervento coerente con quanto fatto in questi anni e spero che non vi siano attacchi ideologici, anche perché non abbiamo tagliato sugli altri aspetti della scuola trentina».













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