Schelfi, l’Upt corteggia i piccoli alleati

Tentativo in extremis per allargare il sostegno al presidente Coop, puntando sulle divisioni interne a Pd e Patt


di Chiara Bert


TRENTO. Domani l’Upt riunisce i propri organi (coordinamento e parlamentino) per scegliere il candidato alla presidenza della Provincia. Il partito di Dellai si ritrova all’angolo, spaccato al suo interno, senza ancora un nome mentre i due alleati principali - Pd e Patt - hanno già messo in campo i loro uomini, Alessandro Olivi e Ugo Rossi che sono pronti a giocare la loro partita. Nel partito c’è una maggioranza che si sta ribellando a quelle che considera «soluzioni calate dall’alto», non condivise da Dellai nemmeno con i vertici. E preme, di fronte alla prospettiva di primarie che vedrebbero in campo gli assessori di Pd e Patt, perché anche l’Unione schieri il proprio uomo di riferimento, Mauro Gilmozzi, un’opzione di bandiera e di orgoglio. L’altro potenziale candidato Upt, l’assessore Tiziano Mellarini, si è chiamato fuori preannunciando il proprio sostegno a Gilmozzi (il quale - lo descrive chi gli ha parlato in questi giorni - è deluso e arrabbiato per il trattamento fin qui ricevuto).

Nonostante il difficile clima interno, non si ferma il tentativo in extremis di trovare una soluzione esterna. Soluzione che ha un nome: Diego Schelfi, presidente della Cooperazione. «Questo non significa - puntualizza il capogruppo Giorgio Lunelli - che l’Upt non abbia al suo interno candidati autorevoli. Mauro Gilmozzi è il candidato naturale e ha tutte le carte in regola per vincere le primarie». Ma - continua - «cercare fino all’ultimo soluzioni diverse da quelle delle appartenenze di parte non è una contraddizione o segno di debolezza. Tutt’altro, è generosità politica». Lunelli invoca «uno scatto di coraggio per costruire un progetto politico più ampio rispetto alle attuali forze in campo, quel progetto di partito territoriale che è sbocco naturale di un’esperienza che ha visto rafforzarsi in questi anni l’intreccio di culture politiche diverse e che oggi conta più condivisione che divisioni».

Schelfi - che martedì ha incontrato il segretario Upt Flavia Fontana - ha ribadito che lui non farà il candidato di un partito. A questo punto il tentativo, in extremis, è quello di risondare gli alleati, in particolare quelli minori visto che Patt e Pd appaiono ormai lanciati con i rispettivi candidati, per capire se ci sia lo spazio per costruire attorno a Schelfi un consenso che vada oltre quello dell’Upt. Un pressing che scommette sulle divisioni interne al Pd in primis (vedi la freddezza di Luca Zeni nei confronti di Olivi) ma anche al Patt, e punta a creare crepe nel muro dei due maggiori alleati.

Contrario alle primarie restano i socialisti: «I veti incrociati le soluzioni dell’ultima ora e le aspirazioni dei singoli partiti sembra abbiano prevalso sulla possibilità di trovare un candidato unitario - osserva il segretario Alessandro Pietracci - ma se c’è ancora lo spazio per ragionare, facciamolo. Sarebbe un peccato se le primarie si trasformassero in un sondaggio sul consenso dei partiti della coalizione». E il Psi non esclude di presentare alla fine un proprio nome.

Marco Boato spiega che i Verdi sarebbero disponibili a valutare il ritiro della propria candidata, Lucia Coppola, solo se l’intera coalizione decidesse di sostenere il nome di Schelfi. «Un tentativo - ammette però Boato - che mi pare arrivi fuori tempo massimo». E a questo proposito è nettissimo il presidente del Pd Roberto Pinter: «Il Pd sta organizzando le primarie, se Schelfi vuol fare il candidato dell’Upt o di altri, lo faccia». Parole che suonano come un altolà ad eventuali ulteriori tentativi di evitare le primarie, decise al tavolo di coalizione di domenica scorsa dopo aver registrato che sul nome del presidente della Cooperazione non si era trovata la convergenza.

Sabato i partiti del centrosinistra autonomista si ritroveranno per fare il punto all’indomani delle decisioni attese in casa Upt. Il termine per presentare le candidature alle primarie del 30 giugno scade alle 10 di lunedì mattina. Si tratta ora di vedere quali saranno i candidati ai nastri di partenza.

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