Scendono in piazza le lavoratrici delle pulizie nelle caserme trentine. Una di loro: «Prendo 29 euro e 90 al mese»
Cgil e Cisl chiedono il rispetto del capitolato d'appalto (foto di Claudio Libera)
TRENTO. "Queste lavoratrici puliscono le caserme dei carabinieri con 20 minuti di lavoro 3 volte a settimana". Così Francesca Vespa di Fisascat Cisl spiega la protesta che le lavoratrici delle pulizie delle caserme del Trentino portano in un'assemblea dei lavoratori davanti al Commissariato del Governo di Trento.
"Teoricamente dovrebbero essere servizi essenziali, ma alle lavoratrici non vengono pagati neanche gli spostamenti da una caserma all'altra", aggiunge Vespa, denunciando anche la carenza del materiale per pulire. "Siamo qui oggi per chiedere il rispetto del capitolato d'appalto. Vogliamo le nostre ore e la nostra dignità".
"Il contratto previgente aveva un monte ore adeguato - aggiunge Luigi Bozzato della Filcams Cgil - per questo siamo qui e abbiamo chiesto un incontro con il commissario di Governo. Vediamo se ci riceve".
La protesta riguarda "una ventina di lavoratrici", riporta Luigi Bozzato. "Prima del cambio d'appalto erano circa una trentina le lavoratrici", aggiunge. "Da 7 euro e 88 prendiamo 5 euro e 88 all'ora. Sono stata assunta proprio in periodo di Covid-19, e ora lavoro mezzora il lunedì e mezzora il giovedì. Molte di noi non vengono pagate, e tante non sono potute venire perché hanno situazioni delicate a casa", ci spiega Alessandra, una delle lavoratrici, che dice di prendere 29 euro e 90 al mese.