Rovereto: molestie alle allieve, insegnante a processo
Le accuse al professore di musica Milenkovic: baci sul collo e abbracci a due minorenni, a luglio la prima udienza
ROVERETO. Il capo d'imputazione è pesante: articolo 609 quater del codice penale, atti sessuali con minorenni. Anche se tutto da verificare e in ogni caso l'ipotesi di reato contempla la lieve entità del fatto. L'insegnante di violino Zoran Milenkovic è stato rinviato a giudizio dal gup Riccardo Dies per aver sbaciucchiato e abbracciato con insistenza due allieve di una scuola musicale, benchè senza alcun contatto intimo, tra l'ottobre 2009 e il maggio 2010. La prima udienza pubblica si svolgerà l'8 luglio in tribunale e oltre al musicista e insegnante è stata citata per responsabilità civile la scuola musicale trentina, che gestiva le lezioni di Zoran Milenkovic. All'inizio dello scorso novembre, le due ragazze - che all'epoca dei fatti avevano 13 anni e mezzo e 15 e mezzo - hanno raccontato al gip Monica Izzo nel corso di un incidente probatorio - alla presenza dello stesso Milenkovic, che ascoltava come suo diritto le deposizioni, occultato da un pannello per non inficiarne la genuinità - le attenzioni particolari che avrebbero subìto da parte dell'insegnante. Nel dettaglio, hanno spiegato che Milenkovic durante le lezioni le avrebbe baciate sul collo, sulle orecchie e vicino alla bocca, accarezzandole e abbracciandole ma senza mai spingersi oltre. In principio, si sarebbe trattato di occasioni sporadiche, che al passare del tempo si sarebbero fatte più frequenti nel corso dell'anno scolastico. La più grande aveva confessato questi dettagli a un'amica, che l'avrebbe messa in guardia trovando la cosa più che stravagante, soprattutto da parte di un uomo maturo, e l'avrebbe spinta a sporgere denuncia ai carabinieri. La ragazza più giovane invece aveva parlato con candore di queste attenzioni ai propri genitori, parlando del proprio rendimento nell'apprendere la tecnica sul violino. Da qui la duplice segnalazione, passata poi al vaglio della Procura che ha chiesto per Milenkovic il rinvio a giudizio. L'insegnante dal canto suo ha sempre rigettato le accuse, sostenendo che si trattava di manifestazioni di naturale affetto nei confronti delle due giovani allieve, senza alcun coinvolgimento della sessualità. La ragazza più grande ha sostenuto invece nel corso dell'incidente probatorio che l'insegnante la esortava a non indossasse maglie a collo alto, mentre lei, viceversa, le sceglieva a bella posta per evitare il contatto fisico con Milenkovic. Solo la famiglia della ragazzina più grande si è costituita parte civile, e il legale ha ottenuto ieri dal giudice Dies che venisse coinvolta la scuola musicale a cui faceva riferimento l'insegnante. Il quale si è affidato alla difesa dell'avvocato trentino Tiziano Bonato.
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