Rotaliana, serve un’analisi su bisogni e spazi commerciali

La Comunità approva a maggioranza il Piano territoriale Sì all’eccellenza dei prodotti, no alle grandi opere


di Daniele Erler


MEZZOCORONA. È significativo che, giovedì sera, durante l'assemblea della comunità di valle Rotaliana Königsberg, di fatto il documento preliminare del piano territoriale sia stato approvato con un ampio consenso.

C'è stata l'astensione della Lega Nord (che, però, non ha votato contro), ma anche il voto favorevole del gruppo di minoranza «Autonomia e Libertà». Un dato positivo, che non era affatto scontato, e che in sostanza fa partire la pianificazione urbanistica di comunità, sotto i migliori auspici, dati proprio da questo consenso trasversale. Tanto che il presidente Gianluca Tait definisce quella di giovedì «una delle assemblee più importanti dell'intera vita della comunità».

In sostanza, il documento contiene una serie di indicazioni e d'indirizzi, che saranno la base fondamentale su cui definire il piano territoriale. E, in altre parole, su cui costruire il futuro del territorio della comunità, garantendone lo sviluppo sostenibile nei prossimi vent'anni. Non è un caso quindi che i primi interventi – con i “piani stralcio” che saranno definiti nei primi mesi del 2014 – riguarderanno ad esempio il commercio: un settore in difficoltà per la crisi, che può risollevarsi attraverso la messa in rete delle proprie prerogative. Uno degli obiettivi è quello di dare identità ai prodotti, come avviene ad esempio in Alto Adige. Riuscire insomma a far capire, a chi acquista un prodotto, la stretta connessione con il territorio dal quale proviene, e le eccellenze che lo caratterizzano. Ma uno dei nodi da risolvere riguarderà anche gli spazi del commercio. E soprattutto, l'esigenza o meno di assegnare nuovi contingenti.

La storia del piano territoriale si legherà insomma innanzitutto a quella, controversa, del nuovo centro commerciale alle Masere, a Lavis. Attraverso la discussione preliminare, infatti, si è rivelata l'esigenza di uno studio, che in un'ottica di comunità aiuti a comprendere quali sono i bisogni commerciali del territorio, e nello specifico anche l'esigenza o meno di un nuovo centro commerciale. Ma non sarà l'unico, fra gli argomenti di stretta attualità, a rientrare nel piano territoriale. Centrale è anche la tematica delle grandi opere. Erano osservazioni già uscite dalla conferenza dei sindaci, ma che giovedì sono state ratificate dall'assemblea: la contrarietà ad opere, come la Valdastico, la Tav o la terza corsia dell'autostrada, che potrebbero avere un impatto deleterio sull'intera comunità. Perché, in ultima analisi, il piano territoriale punta proprio a salvaguardare il paesaggio della Rotaliana-Königsberg, visto come possibile volano anche dell'economia e del turismo locale, attraverso la messa in rete e tutela delle eccellenze sul territorio.













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