Rossi ritira il disegno di legge sulla doppia preferenza
Il presidente: "Approvazione ora impossibile, mi spiace: m'impegno a ripresentarlo". Borgonovo Re lascia l'aula. Maestri: "Una sconfita per tutto il Trentino"
Niente da fare per il disegno di legge sulla doppia preferenza di genere alle elezioni provinciali: il presidente Ugo Rossi ha deciso di ritirarlo vista l'impraticabilità d'aula, visto cioè che era praticamente impossibile approvare il "canguro", ossia lo strumento utile a bypassare l'ostruzionismo delle migliaia di emendamenti presentati. Il governatore, ritirando il ddl ha dichiarato il suo rammarico e promettendo l'impegno morale a ripresentarlo.
La consigliera (ed ex assessore) del Pd Donata Borgonovo Re, che aveva dichiarata di essere pronta a restare anche venti giorni in aula pur di far passare questo disegno di legge, appena udita la presa di posizione del governatore ha lasciato l'aula.
Lucia Maestri (Pd) fra i presentatori del ddl ha dichiarato: "E' uno schiaffo al Trentino, perché è un obiettivo mancato per il Trentino e non pe rla maggioranza".
Il consigliere d'opposizione Nerio Giovanazzi, invece, ha rivelato al microfono: "Ho ricevuto messaggi e pressioni da consiglieri di maggioranza per non firmare il canguro della maggioranza stessa. E credo che a De Godenz e a Giuliani questa conclusione non dispiaccia".