Roncegno, i pompieri avranno la nuova caserma
Il consiglio comunale approva il progetto che fa risparmiare 500 mila euro Malumori per i costi dello spostamento di terreni a Brustolai contenenti arsenico
RONCEGNO. Dopo anni di attesa finalmente la nuova caserma dei vigili del fuoco volontari di Roncegno prenderà il via. Il consiglio comunale di venerdì sera ha, infatti, approvato il progetto, rivisto per consentire un risparmi di circa 500.000 euro rispetto all’idea originale di qualche anno fa. Tempo di realizzazione, dall’inizio dei lavori, cinquecento giorni al massimo.
L’area è quella adiacente all’esistente magazzino comunale di via Ferme e posta al di sotto del parcheggio pubblico prospiciente la pizzeria “Il Picchio”. Interessante la soluzione architettonica proposta dall’architetto Fabio Pompermaier, che sfruttando la quota esistente del terreno prevede un deposito per i mezzi praticamente invisibile dal paese, con quattro diversi accessi per i mezzi del Corpo. A fianco sorgerà un edificio di tre piani e angolato per renderlo parallelo a via Ferme che sarà allargata sino a sette metri. I primi due piani saranno destinati ad ospitare i locali per l’attività operativa come la centrale, il dormitorio e gli spogliatoi per vigili ed allievi mentre l’ultimo piano, l’unico effettivamente visibile dal parcheggio, ospiterà una sala pubblica con circa ottanta posti a sedere e l’accesso dall’esterno. Il costo complessivo previsto dell’opera è di 2.084.000 euro, di cui 1.250.000 l’importo di base dell’asta per i lavori, e altri 837.000 sono invece somme utilizzate per gli espropri dei terreni e altre opere diverse. La struttura sarà completata da una serie di pannelli fotovoltaici e solari che provvederanno al fabbisogno energetico della struttura. E’ stata anche votata la variazione di bilancio per la palestra della scuola media, il cui importo previsto è di 2.182.000 di cui 1.900.000 coperti dalla Provincia.
Variazione di bilancio anche per pagare le spese per due diverse ordinanze cui era stato presentato un ricorso legale, poi accolto, al Tar. Nel primo caso si trattava di un abbandono di rifiuti del 2009, e nel secondo di inquinamento acustico segnalato dall’Appa. Quando l’Agenzia provinciale chiede al Comune di intervenire questo è, infatti, obbligato, ma con esiti, come si è visto, non sempre positivi. Uno “scherzo” che alle casse comunale costerà circa 6.400 euro di spese legali e rimborsi alle controparti. Inezie però rispetto ai 75.000 che si dovranno sborsare per spostare il terreno dalla località Brustolai, il cui deposito risale agli anni ’80, sino a Monte Zaccon, duecento metri più in là. Secondo L’Appa, infatti, il contenuto di arsenico va oltre a quello stabilito dalla normativa del 2008.
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