Ritrovato il corpo di Paolo Furlan
Il sub di Mezzocorona, disperso da sabato, recuperato ieri davanti a Camogli
TRENTO. Prima hanno trovato il computer da polso e la maschera e poi hanno trovato lui. Alle 5 di ieri pomeriggio si sono concluse le ricerche di Paolo Furlan, il sub di Mezzocorona di cui si erano perse le tracce da sabato mattina. Il suo corpo è stato trovato ad una trentina di metri di profondità e poi è stato portato nella camera mortuaria di Santa Margherita ligure, in attesa di riportarlo a casa, di riportarlo a Mezzocorona.
Quello di ieri era il quarto giorno di ricerca. Al lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della capitaneria di porto di Genova che hanno continuato a perlustrare la zona dove il gruppo di era immerso. Siamo nella zona di Camogli e in particolare fra la punta dell’indiano e quella della Torretta. Secondo quanto si è appreso, il sub era sceso assieme ad una donna e altri cinque amici, tutti con brevetto da immersione (uno anche con quello da istruttore). Il gruppo era accompagnato da una barca appoggio. Quando i compagni sono riemersi hanno notato che l’uomo non risaliva in superficie e hanno dato l’allarme. Erano circa le 11 di sabato e da quel momento le ricerche sono proseguite ogni giorno con i sommozzatori impegnati nella perlustrazione in mare ma c’erano al lavoro anche le motovedette e l’elicottero. Se anche ieri il risultato fosse stato negativo, oggi sarebbe stato utilizzato un robot in dotazione ai carabinieri che lavora in acqua e viene comandato dalla terraferma. Questo non è stato però necessario visto che il corpo di Paolo è stato individuato verso le 17 di ieri. È stato recuperato anche il computer da polso dell’uomo che sarà analizzato e che forse sarà in grado di spiegare quello che è successo in quei pochi attimi di sabato scorso.
Intanto il pubblico ministero di Genova Stefano Puppo ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo per Paolo Furlan. Il magistrato, già durante i giorni delle ricerche, aveva disposto il sequestro preventivo delle attrezzature dei compagni che si erano immersi con il sub.
La notizia del ritrovamento di Furlan è arrivata immediatamente a Mezzocorona dove il ragioniere era molto conosciuto. Lavorava alla «Hauser carni» come contabile ma era molte impegnato anche nel volontariato. E si divideva fra la Croce bianca della Paganella per la stagione invernale dove si impegnava sulle piste e la Croce bianca della Rotaliana dove lavorava sull’ambulanza. «Un ragazzo che ho visto crescere» ricordava il sindaco Mauro Fiamozzi. Un ragazzo che mancherà a tutti.
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