Rimborsi, il sindaco replica tra 20 giorni
Corradi, regolamento alla mano, non risponderà oggi in consiglio all’interrogazione delle minoranze sulle «anomalie»
PERGINE. Rinvio per il delicato argomento relativo all’interrogazione sui rimborsi chiesti dal sindaco, documento presentato da Sergio Paoli e Civica. Così questa sera non se ne parlerà. Corradi ha tempo 20 giorni per dare le dovute risposte alle richieste e non intendere, per il momento andare oltre. Ha incassato domenica sera l’appoggio politico dei partiti di maggioranza. Upt, Socialisti, Patt e Pd hanno confermato ieri questo atteggiamento, aggiungendo che nessuna fuga in avanti si era verificata. In sostanza, hanno condiviso con Corradi che l’azione dell’opposizione rappresenta «un attacco per destabilizzare l’istituzione e il buon andamento dell’amministrazione comunale».
«Ci siamo trovati per capire, per discutere il da farsi, per rispondere alle minoranza», ha detto Alberto Filippi (Upt). «E’ stato condiviso il concetto che il comportamento dell’opposizione è lesivo dell’azione dell’amministrazione comunale», ha poi detto Roberta Bergamo (Patt). Anche Claudio Tasin (Socialisti) ha confermato ieri «la condanna dell’azione delle minoranze perché si tratta di una caccia alle streghe attraverso un processo mediatico indirizzato solo alla demolizione del buon governo. E’ stato deciso di lasciare al sindaco il compito di rispondere come riterrà opportuno, alle domande postegli». Per Saverio Strada (Pd), dichiarazioni sulla stessa lunghezza d’onda. «Abbiamo fatto quadrato attorno al sindaco - ha detto - perché si tratta di un attacco all’amministrazione comunale. E stato anche deciso di elaborare un documento che sarà reso noto domani (oggi per chi legge, ndr) con il quale il sindaco spiegherà pubblicamente quanto ha da dire in proposito». Le dichiarazioni del sindaco saranno affidate alla stampa perché siano rese pubbliche, ma che probabilmente non saranno lette in consiglio per non innescare polemiche. In sostanza, l’argomento sarà rinviato in toto e affrontato più avanti, quando il sindaco Corradi avrà predisposto le opportune risposte alle domande contenute nell’interrogazione. Dalla riunione di domenica sera delle segreterie politiche che sostengono la maggioranza, è stato evitato ogni riferimento nel merito del problema. Il sindaco, in sostanza, agirà per chiarire ogni aspetto, così come aveva dichiarato fin dall’inizio della vicenda.
Domenica sera si sono riunite anche le forze d’opposizione (e un’altra seguirà ancora oggi, come pure da parte della maggioranza per esaminare il documento) per decidere le strategie appunto in vista della seduta consiliare di questa sera. A quanto è emerso, si tratta di elaborare un ordine del giorno che per il momento è firmato da dieci consiglieri comunali (2 della Lega Nord, 4 di Alternativa, 1 del Gruppo misto, 3 della Civica). Un ordine del giorno, perché per un’eventuale mozione di sfiducia occorrono 12 firme, e poi 16 i voti palesi necessari per la sua approvazione. Ma se l’argomento è rinviato, analogo esito avrà anche l’ordine del giorno e allora, l’opposizione, con ogni probabilità lascerà l’aula.
©RIPRODUZIONE RISERVATA