Rete contro i fascismi accusa CasaPound: attivista aggredito con martello e coltello
Dopo la festa in Santa Maria promossa dal movimento, il giovane del centro sociale Bruno stava rientrando a casa. Organizzato sit-in in piazza Pasi
TRENTO. «Ieri notte dopo la bella e molto partecipata festa in piazza, organizzata dalla Rete contro i fascismi per lanciare il primo festival trentino delle culture antifasciste, si è svolta una aggressione di una gravità inaudita. Un attivista della Rete e del centro sociale Bruno, allontanatosi dalla festa per ritornare a casa, è stato seguito dal responsabile locale di CasaPound che l'ha colpito prima con un martello e, successivamente, con un coltello». Lo comunica attraverso una nota la Rete contro i fascismi di Trento.
«Era ormai da un anno - prosegue la Rete - che in città non si verificano episodi come quello della scorsa notte. Probabilmente infastiditi dal successo dell'iniziativa di lancio del festival, i fascisti di CasaPound sono tornati a infestare le strade cittadine, compiendo l'ennesima efferata azione squadrista, che questa volta è un vero e proprio tentato omicidio».
«A un giorno di distanza dalla manifestazione antirazzista contro la chiusura del confine italo-austriaco, che si svolgerà domani al Brennero - aggiunge la Rete - l'estrema destra, che da anni sta fomentando odio etnico e facendo il gioco di chi specula sulla guerra tra poveri, palesa il suo vero volto. Per queste ragioni, e per chiedere l'immediata e definitiva chiusura della sede di Casapound a Trento e in tutte le città».
La Rete annuncia la propria presenza alle 15.30 in piazza Pasi. «Invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi a noi - conclude - e portare una voce compatta e unitaria contro la violenza squadrista e contro ogni forma di fascismo».
Mancando la flagranza, l'aggressore è stato solo denunciato. La Procura, pur riconoscendo la violenza dell'episodio, procede per il reato di lesioni, a querela di parte trattandosi di prognosi di 10 giorni. Si procede d'ufficio invece per l'uso delle armi.