Raddoppiano le separazioni con lite
Il caso. Nei primi due mesi di quest’anno i matrimoni che finiscono con un contenzioso in Tribunale sono in netto aumento rispetto al 2018 In Trentino aumenta l’età media di chi si lascia: 46 anni per gli uomini e 43 per le donne. La crisi economica ha un peso anche in questo campo
Trento. Il 2019 si presenta come un anno litigioso. Infatti è boom delle separazioni in Trentino. Nei primi due mesi di quest’anno quelle giudiziali, ovvero quelle in cui le coppie non si mettono d’accordo e litigano su soldi o sui figli, o su entrambi, sono più che raddoppiate. Ma l’aumento dei matrimoni che vanno in pezzi è generalizzato. Le statistiche del Tribunale di Trento mostrano un segno più anche per le separazioni consensuali, cioè quelle in cui le coppie non si litigano, ma semplicemente non ce la fanno più a stare insieme, e per i divorzi che, in genere, sono l’ultima tappa di un doloroso percorso fatto discussioni, cause e piatti rotti.
Il raddoppio
Andando nel dettaglio dei dati, si vede che in totale nei primi due mesi del 2019 le separazioni sono state 94, mentre l’anno scorso nello stesso periodo erano state 70. Questo vuol dire che c’è stato un aumento di oltre il 30%. A distanza di un anno un incremento molto forte che mostra come il tessuto sociale e familiare sia in sofferenza, anche a causa dell’assenza di politiche di conciliazione famiglia-lavoro e di opportuni reti di tutela sociale. Ma a preoccupare è soprattutto il dato relativo alle separazioni giudiziali, ovvero quelle per le quali si instaura un vero e proprio procedimento davanti al giudice che viene chiamato a dirimere le controversie tra coniugi. Nei primi due mesi del 2018 questo tipo di separazioni erano state 22, mentre quest’anno sono state 45. Più del doppio, come spiega il presidente del Tribunale di Trento Guglielmo Avolio. Questo vuol dire che ormai c’è sempre più propensione a discutere e sempre meno voglia di mettersi d’accordo. E questo a fronte di un dato tutto sommato stabile per quanto riguarda le separazioni consensuali che sono state 49 nei primi due mesi del 2019 mentre nel 2018 erano state 48. I divorzi, invece, sono tendenti al ribasso. L’anno scorso erano stati 68 mentre quest’anno sono stati 50.
Aumento a livello nazionale
Un forte incremento dei naufragi dei matrimoni si registra anche a livello nazionale. Secondo i dati dell’Istat, le separazioni legali, passano da 89.303 del 2014 a 91.706 del 2015; le separazioni consensuali, come negli anni precedenti, sono in netta prevalenza rispetto a quelle giudiziali, e rappresentano l’82,2% del totale. Come già visto, però, in Trentino questo non si verifica, tanto che le separazioni litigiosi, o giudiziali, sono pressoché equivalenti a quelle consensuali. I divorzi aumentano di molto: sono passati da 52.355 nel 2014 a 82.469 nell’arco di un anno.
Bolzano batte Trento
Sempre secondo l’Istat a Bolzano si divorzia più che a Trento. A Bolzano si divorzia più che a Trento, seppur di poco. Secondo l’Istat in tutta Italia all’atto della separazione i mariti avevano mediamente 46 anni e le mogli 43. Solo dieci anni prima il maggior numero delle separazioni ricadeva nella classe di età tra i 35 e i 39 anni. Questo innalzamento dell’età alla separazione è il risultato sia della sempre maggiore propensione allo scioglimento delle unioni di lunga durata, sia di un processo di invecchiamento complessivo della popolazione dei coniugati, dovuto alla posticipazione del matrimonio.
Le cause
Le cause principali della rottura del vincolo matrimoniale ormai sono varie, come spiega l’avvocato Claudio Tasin: «Se fino a pochi anni fa i coniugi si separavano soprattutto a causa di un tradimento e della rottura del legame di fiducia, adesso i motivi sono i più vari. Ormai però la crisi economica, con il conseguente aumento delle preoccupazioni e dello stress ha un grosso peso anche qui. Spesso basta un’incomprensione per far saltare un matrimonio in piedi da molti anni».