Provincia, 120 milioni di tasse in meno

La manovra di assestamento del governatore Rossi presentata alle parti sociali: sgravi e aiuti per famiglie e imprese



TRENTO. Una riduzione di oltre 120 milioni di euro della pressione fiscale sulle imprese e sui cittadini e interventi in materia di lavoro e formazione. Sono tra le proposte messe sul tavolo dalla Provincia autonoma di Trento in un incontro nel pomeriggio con le parti sociali, in vista della manovra di assestamento 2014. Il reddito di attivazione come partenza per l'attuazione della delega sugli ammortizzatori sociali, la riprogrammazione degli investimenti pubblici, il rafforzamento della modernizzazione del settore pubblico provinciale sono altri argomenti messi sul tavolo dall'amministrazione.

Per il presidente Rossi, «accanto a un pacchetto significativo di sgravi fiscali, che avranno un forte impatto sul sistema economico e sulle famiglie, nella manovra ci sono misure significative per la coesione sociale, a partire dall'attuazione della delega in materia di ammortizzatori, che va a completare il pacchetto di interventi in favore di chi ha perso il lavoro. Diamo garanzie assolute - ha aggiunto - su sanità e sociale, e prevediamo un piano di ulteriore contenimento dei costi della macchina pubblica, che renderà possibile la contestuale creazione, in accordo con le parti economiche e sociali, del Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Ci occupiamo anche di accesso al credito, con un Fondo strategico per lo sviluppo e la competitività dell'imprenditoria locale, alimentato da Provincia, Laborfonds e altri soggetti istituzionali, che sarà attivo dal secondo semestre 2014. Stiamo cercando di contrastare gli effetti della crisi, ma con questa manovra vogliamo soprattutto dare al mondo economico e ai cittadini un segnale di fiducia nel futuro».

Non è previsto un aumento dell'addizionale Irpef, ma nemmeno una riduzione, «che riteniamo non avrebbe vantaggi specifici, perchè sarebbe spalmata su tutti» ha spiegato Rossi. Mentre ci sarà la riduzione dell'Irap per le imprese, attorno ai 108 milioni di euro, a cui si somma l'esenzione dalla Tasi degli immobili produttivi, per altri 7 milioni di euro Fra le misure previste, come detto, c'è l'attivazione della delega sugli ammortizzatori sociali (complessivamente sono previsti finanziamenti per 21 milioni di euro nel triennio 2014-2016). Vengono confermate le risorse finalizzate alla sanità e al Fondo socio-assistenziale e anche quelle previste sul Fondo famiglia (22 milioni di euro) e quelle destinate agli interventi di sostegno al reddito dell'Agenzia del lavoro (5 milioni di euro). La manovra intenderebbe poi confermare le risorse relative alle opere non riprogrammabili dei diversi piani pluriennali o immediatamente cantierabili (in settori strategici come viabilità, scuola, sanità), per circa 100 milioni all'anno e complessivi complessivi circa 350 milioni nel triennio 2014-2016 e di oltre 450 milioni negli anni successivi, a cui vanno aggiunti gli investimenti degli enti locali. Potrebbero sommarsi inoltre altri 40 milioni di euro all'anno circa a seconda di quale sarà l'esito della trattativa in corso con lo Stato. La modernizzazione del settore pubblico, con il Piano di miglioramento della pubblica amministrazione, consentirà un risparmio di 200 milioni di euro annui.













Scuola & Ricerca

In primo piano