Progetto Trentino, nasce il movimento
Assemblea il 10 marzo. E in consiglio comunale i moderati cercano «convergenze» già a partire dal bilancio
TRENTO. Appuntamento al centro congressi dell’Interporto domenica 10 marzo - esattamente due settimane dopo le elezioni politiche - per l’assemblea costituente che sancirà la nascita di Progetto Trentino come movimento politico. Il presidente Mauro Dorigoni lo aveva annunciato già mesi fa: «Saranno i nostri associati a decidere se la nostra associazione debba trasformarsi in un soggetto politico». Ora sembra che la strada scelta sia quella di mantenere comunque in piedi l’associazione, anche se da essa nascerà una costola politica, quel nuovo soggetto che Silvano Grisenti ha delineato all’indomani della sentenza della Cassazione che lo ha rimesso in pista. «Mi sento pronto a fare da guida alla comunità, tentando - insieme ad altre persone - di fare qualcosa che dia speranza al Trentino. Il fine di Progetto Trentino è proprio questo. L'unica differenza è che prima lavoravo sotto traccia, ora posso farlo a viso aperto», ha detto l’ex assessore provinciale. Lanciando una sorta di avvertimento ai naviganti: «Fino al 25 febbraio ce ne staremo buoni e poi compariremo anche noi e sarà un piccolo terremoto. Ci faremo vedere nelle istituzioni, svelando gli uomini e donne che già sono con noi nei Comuni trentini e anche in consiglio provinciale». Nessuna intenzione di provocare ribaltoni, Grisenti lo ha detto («Non metteremo in crisi le giunte a meno che non arrivino proposte contrarie al bene del Trentino, in tal caso le contrasteremo») e lo hanno chiarito anche i suoi fedelissimi, a partire dal consigliere provinciale Upt Gianfranco Zanon.
Resta il fatto che in questi giorni dominano le fibrillazioni. A partire dal consiglio comunale di Trento, dove la riunione carbonara di mercoledì sera, che ha messo attorno a un tavolo consiglieri di maggioranza e opposizione, ha suscitato molte reazioni specialmente dai vertici dell’Upt. All’incontro erano in 8: tre del Pdl, Francesca Gerosa che sta tessendo la tela per la nascita di un futuro gruppo consiliare, Paolo Dal Rì e Luca Trainotti, tre dell’Upt (Guido De Stefano, Marco Patton e Luca Pisoni), oltre a Giorgio Piffer della Civica per Trento e Paolo Zanlucchi dell’Udc (non c’erano invece Daniele Bornancin, Massimo Ducati, Eleonora Angeli e Paolo Monti). Tra i quattro partecipanti della maggioranza non tutti sono pronti a fare il salto, c’è anche chi per il momento osserva in attesa di capire come si evolverà il quadro politico. C’è per ora- spiegano gli interessati - la volontà di confrontarsi tra esponenti dell’area moderata con sensibilità affini e di trovare possibili convergenze sui singoli temi. Un primo banco di prova sarà la discussione sul bilancio che partirà martedì prossimo con la relazione del sindaco. Banco di prova per i «grisentiani» e anche per la tenuta della giunta Andreatta.
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