Profughi, al Brennero saranno intensificati i controlli
E l'Alto Adige va in aiuto della Baviera: accoglierà temporaneamente 300-400 migranti
TRENTO. L'emergenza profughi dai Balcani preme anche sul Trentino Alto Adige e potrebbe avere immediate ripercussioni anche sulla libera circolazione in Europa. Su richiesta della Germania, l'Italia ha comunicato la disponibilità a ripristinare i controlli al confine del Brennero. Si era diffusa anche la notizia di una possibilità di sospensione temporanea degli accordi di Schengen, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7, ma il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha smentito tale ipotesi.
Intanto proprio attraverso l'Alto Adige, l'Italia interviene a sostegno della Germania nell'accoglienza temporanea dei profughi: la Baviera ha chiesto un aiuto logistico alla Provincia di Bolzano in queste ore di emergenza e il governatore Arno Kompatscher ha avuto via libera dal governo italiano per ospitare per alcuni giorni un contingente di migranti diretti in Germania.
«La Baviera - si legge nella nota della Provincia di Bolzano - registra un'ondata record di arrivi di profughi nelle ultime ore, principalmente attraverso la rotta dei Balcani, che sta creando una situazione ingestibile: si lavora per cercare nuove strutture e far fronte nell'immediato alla crescita esponenziale del numero di migranti. Davanti a questa emergenza la ministra bavarese Emilia Müller ha contattato l'assessore altoatesina Martha Stocker, per chiedere un sostegno logistico temporaneo nell'accoglienza di profughi.
Kompatscher ha informato il governo e chiesto il necessario via libera di Roma per un intervento di aiuto alla Baviera, "nell'ottica di un'autonomia responsabile e solidale, ma anche di una strategia di respiro europeo in grado di muoversi oltre i confini regionali e nazionali". "Il governo - si legge ancora nella nota - si è prontamente attivato a sostegno della richiesta della Germania comunicando la disponibilità a ripristinare i controlli al confine del Brennero e a sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7.
La Provincia di Bolzano accoglierà quindi per qualche giorno - come misura temporanea per permettere alla Baviera di riorganizzarsi e fronteggiare l'emergenza contingente - un numero di profughi stimati tra i 300 e i 400. Saranno reperite alcune palestre, dove gli impianti igienici e le infrastrutture sono già funzionanti, mentre nella gestione e nell'assistenza la Provincia attiverà la Protezione civile e la collaudata collaborazione delle associazioni locali di volontariato. Le spese per questo intervento umanitario straordinario saranno a carico dello Stato«