Primi passi allo Slackline Park
A Cles breve cerimonia prima dello show dei campioni. Chi vuole cimentarsi deve portarsi la fettuccia
CLES. Al via il “Cles Slackline Park”, il primo impianto del genere in Trentino e il secondo in regione (e a quanto pare anche in Italia) dopo quello aperto due anni fa a Selva di Val Gardena.
Nessuna cerimonia, solo un breve saluto dell'assessore comunale Marco Nicolodi (che si è anche cimentato, con un certo successo, in una breve passeggiata sulla fettuccia) che ha dato il benvenuto alle tante famiglie che hanno affollato nell'occasione il grande prato verde del Bersaglio dove è situato l'impianto. Presenti all'avvio pure l'assessore all'istruzione e politiche sociali, Giusy Gasperetti, il medico e amministratore comunale Mario Meggio e Nicola Gasperini, il consigliere che ha attivamente collaborato a far arrivare a Cles questa disciplina che rappresenta un allenamento aggiuntivo ideale per sport come l'arrampicata sportiva, lo sci alpino, gli sport di combattimento, l'equitazione, il calcio, il tennis, la mountain bike ed in genere tutti gli sport che richiedono doti di equilibrio.
A dare tono alla festa sono stati i campioni della Gibbon Show, sette funambolici atleti tra cui l'altoatesino Lukas Huber, campione mondiale di Slackling nel 2012. «Una proposta rispettosa della natura ed inserita nell'ambiente, praticabile da tutti (??), basta avere equilibrio e una cerca elasticità nel saltare, ma non servono doti eccelse» - ha sottolineato Nicolodi.
Ovviamente di tutt'altra pasta le strabilianti evoluzioni dei campioni Gibbon Show che dopo aver minuziosamente preparato le funi e un adeguato riscaldamento, hanno dato vita ad un intreccio di giravolte, salti mortali, voli carpiati ed atterraggi impeccabili sull'erba. Attorno un pubblico incuriosito che è via via cresciuto e fatto soprattutto di giovani e molte famiglie con i bambini che ci volevano assolutamente provare.
Lo Slacline Park è aperto a tutti e liberamente ma chi vuole provarci deve procurasi personalmente la fettuccina di varia larghezza e lunghezza reperibile in qualsiasi negozio di sport, e ancorarla alle piante ed ai pali previsti dallo schema affisso su un pannello.
«Un effetto traino c'è già, molti dei nostri giovani sono qui desiderosi di cimentarsi e molti lo stanno già facendo» - ha detto Nicolodi. Il campo infatti è di libero accesso, non ci sono recinti ma solo verde.
Alla manifestazione oltre ai sette atleti Gibbon tanti altri appassionati richiamati dal tam tam mediatico dell'evento, e tra essi anche dei ragazzi della Tasmania, di passaggio in Trentino. Tra i partecipanti, con lo staff dei giovani clesiani sponsorizzati dal marchio Patagonia, anche gli Asen Fly (asini volanti) della valle di Sole.
La festa grazie a un potente impianto di illuminazione è andata avanti a lungo e nella giornata di oggi il parco, vista la bella giornata, è disposizione di chi vorrà cimentarsi ma a proprio rischio e pericolo, come ricorda l'avviso appeso all'entrata. (g.e.)