Presena, altri due sciatori dispersi 

Ritrovati ieri mattina gli escursionisti che si erano smarriti domenica. Notte al freddo sopra il Mandron, ma stanno bene



TRENTO. Infreddoliti ma vivi, dopo una notte passata all’addiaccio in Presena. Una notte al buio, nella nebbia, al freddo, camminando continuamente per non cedere alla fatica ed al sonno. Sono stati recuperati così, ieri mattina, dagli uomini del soccorso alpino trentino, i due escursionisti svedesi che, domenica sera, non avevano fatto più ritorno in albergo, al passo del Tonale. Hanno preso una via sbagliata, esattamente come, il 15 febbraio scorso, erano usciti dalla pista due turisti inglesi. Si trattava di un padre e della figlia di 12 anni: persero l’orientamento, camminarono tutta la notte. Furono ritrovati il giorno successivo nei pressi del rifugio Mandron. E proprio nella medesima zona, i due escursionisti svedesi, entrambi attorno ai 50 anni, sono stati ritrovati ieri mattina. Anche loro, come quel padre con la figlia hanno passato la notte di buon passo. Non erano in grado di orientarsi, tra la nebbia e la neve. Graziati dalle temperature “miti” della notte, con il termometro a toccare i meno nove gradi, i due svedesi hanno atteso l’arrivo dei soccorsi. I due escursionisti erano partiti ieri mattina dal passo del Tonale, con il tornello dell’impianto che ne aveva registrato il passaggio. Saliti in quota però, nella discesa, hanno fatto un fuori pista che li ha portati lontano dalla via maestra. Il buio che scendeva, la nebbia che saliva e che si confondeva, a poco a poco, con la neve. Difficile orientarsi, impossibile tornare indietro. Intanto, mentre la luce del giorno si spegneva, qualcuno a valle notava la loro assenza. Come accadde per i due turisti inglesi, il 15 febbraio, anche domenica è stato il gestore dell’albergo presso il quale soggiornavano che ha dato l’allarme. La macchina delle ricerche è scattata immediatamente. Ben presto però i soccorritori hanno dovuto fare i conti con le pessime condizioni meteorologiche. Hanno cercato fin dove potevano, per poi sospendere la marcia fino a quando il meteo non ne ha reso possibile la ripresa. Nella notte della Presena, gli sciatori hanno raggiunto il rifugio Mandron, continuando a camminare per non abbandonarsi al freddo ed al sonno. Sono le 5.30 della mattinata di ieri quando, via terra, si mettono in marcia gli uomini del soccorso alpino. Poco dopo, appena le condizioni del tempo lo hanno consentito, in volo si è levato anche l’elicottero. Due puntini nella neve, tra la nebbia che lenta si diradava. Durante il soccorso nessuna ombra è stata trascurata. Attorno alle 10.30 i due escursionisti sono stati ritrovati delle squadre di terra del Soccorso alpino dell'Area operativa Trentino Occidentale. Recuperati dall’elicottero con il verricello, poco sopra il rifugio Mandron, i due sono stati portati a Pinzolo; ad attenderli due ambulanze. Infreddoliti ma non feriti, i due svedesi sono stati trasportati all’ospedale di Tione per accertamenti. (f.q)















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