Sluderno. Un’altra tragedia in montagna. Al confine con l’Italia è morto il 66enne Ferdinand Waldner, di Sluderno, precipitato per oltre 200 metri mentre da solo stava tentando di risalire la ferrata Goldsee sul Bergkastelspitze nei pressi di Nauders, la stazione sciistica nei pressi del confine italo-austriaco di Resia. A nulla sono serviti i soccorsi del corpo austriaco, che ha ritrovato il provetto alpinista ieri mattina poco dopo le 8. L’allarme è stato dato nella serata di venerdì dai famigliari di Waldner, che non lo avevano visto rientrare a casa dall’escursione che l’uomo aveva deciso di fare su uno dei tremila sul confine. L’allarme è scattato alle 21.40. Gli uomini del soccorso hanno ritrovato la vettura dell’uomo nel parcheggio della funivia di Nauders, in Tirolo. Poi, complice l’oscurità, le ricerche sono state sospese e poi riprese ieri mattina, quando l’elicottero del soccorso alpino austriaco ha individuato il corpo privo di vita di Waldner in fondo a una scarpata: era a 2.700 metri di quota, ai piedi della ferrata Goldsee. L’ipotesi più forte è che il 66enne sia precipitato per oltre 200 metri, morendo sul colpo. Che cosa sia accaduto deve essere ancora accertato dalle autorità austriache, ma sembra che Waldner - esperto di montagna, con un abbigliamento adatto alle difficoltà della scalata e alle condizioni meteo - sia scivolato in un tratto particolarmente impervio della ferrata e che abbia perso l’equilibrio. È così precipitato nel vuoto, picchiando più volte il corpo contro la roccia e riportando lesioni che gli sono state fatali. Quando è stato trovato non dava più segni di vita e agli uomini del soccorso alpino non è rimasto da fare che issarlo sul velivolo e riportarlo a valle. Il suo corpo è stato composto nella cappella mortuaria di Nauders.