Ponte di via Dante, bonifica a fine mese

Sopralluogo ieri mattina degli artificieri dell’Esercito. L’acido picrico è presente in un punto solo della struttura


di Nicola Filippi ; di Nicola Filippi


ROVERETO. Il ponte di via Prima Armata, in fondo a via Dante, chiuso ormai da metà luglio - fra un mese, quaranta giorni al massimo confermano il sindaco Andrea Miorandi e l’assessore ai lavori pubblici Leone Manfredi -, brulicherà nuovamente di operai in tuta arancione. I quali cercheranno di completare la delicata opera di ristrutturazione e consolidamento dello storico ponte sul torrente Leno. Come molti ricorderanno, il ponte è stato chiuso per motivi precauzionali. Gli operai, durante la fase di scoperchiamento della struttura portante, avevano rinvenuto un grosso quantitativo di polvere gialla mescolata con la terra, proprio in corrispondenza di uno dei punti d’attacco del manufatto. Dopo gli accertamenti tecnici era emerso che si trattava di acido picrico, materiale esplosivo, usato durante la Prima guerra mondiale come detonante. Temendo altre situazioni contaminate sul ponte, gli artificieri del Genio civile di Trento avevano costretto il Comune ad interrompere il cantiere. Da quel momento in poi, è stato un succedersi di telefonate e lettere fra l’assessorato ai lavori pubblici e il Commissariato di Governo per concordare la delicata bonifica.

Ieri mattina, l’attesa novità. Gli esperti della servizio “bonifica campi minati” (Bcm) dell’Esercito hanno effettuato un sopralluogo sul ponte di via Dante. Il sospetto degli artificieri era che il ponte fosse stato “minato” con acido picrico sugli altri punti di attacco. Uno stratagemma utile per farlo saltare in aria in caso di attacco, per bloccare una delle strade di accesso alla città.

Dai rilievi fatti dagli esperti della Bcm l’unico punto delicato del ponte è solo emerso durante gli scavi, quello verso Santa Maria, dove è stato ritrovato l’acido picrico. «La situazione è delicata e potrebbe esserci nascosto del materiale detonante, seppur scarico, che dovrà essere asportato con tutte le attenzioni del caso», spiega l’assessore Manfredi. Entro il fine settimana, in Comune arriverà l’elenco delle ditte autorizzate dal Ministero della difesa per effettuare la bonifica dell’acido picrico. Quindi, il comune invierà le lettere d’invito a partecipare alla gara. Alla fine sceglierà quella più idonea e conveniente per le casse comunali.

«Siamo convinti che entro fine mese riusciremo a individuare il nome della ditta e affideremo l’incarico - conclude l’assessore Manfredi - gli esperti della Bcm ci hanno detto che non dovrebbero servire più di un paio di giorni per effettuare tutta la bonifica. Anche se è un’operazione delicata, non dovrebbe portare via tanto tempo». Reso sicuro il ponte di via Prima Armata, gli operai della ditta incaricata dei lavori di riqualificazione e irrobustimento del ponte potranno tornare al lavoro. Sono necessari, infatti, consolidamenti alla struttura del ponte e un robusto abbellimento, compreso l’impianto di illuminazione.

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