Ponte Arche, è crisi nera nel commercio

Nel centro delle Giudicarie dall’inizio dell’anno hanno chiuso 12 negozi, tra i quali «Apolloni» storico alimentari


di Graziano Riccadonna


PONTE ARCHE. Troppi esercizi commerciali hanno chiuso i battenti in questo periodo, snaturando la fisionomia di Ponte Arche, da sempre centro nevralgico della valle sotto l'aspetto commerciale. La denuncia viene dall'associazione commercianti e dall'Apt, preoccupati dalla piega che sta assumendo in loco il fenomeno. Che è un fenomeno relativamente nuovo, solo in parte naturale.

Si contano circa 12 negozi (su una cinquantina di esercizi) che in questo ultimi mesi hanno chiuso i battenti o, se in affitto, non intendono rinnovarlo. Si tratta di aziende storiche, ma anche relativamente nuove e quindi senza un vero background, segno che la crisi nel settore distribuzione colpisce un po' ovunque, in periferia così come in città, nei piccoli centri come Ponte Arche così come nei grandi, dove la distribuzione risulta sempre più concentrata in poche mani.

Così tra l'inizio dell'anno e la primavera hanno chiuso i battenti alcuni negozi come gli alimentari Apolloni, negozi di articoli sportivi e abbigliamento come quello gestito dai cinesi, la Tecnocasa. Ed altri esercizi commerciali minacciano di non farcela a giungere alla fine dell'anno. Il fenomeno risulta equamente ripartito fra i vari settori merceologici, segno anche qui di una situazione piuttosto profonda e allarmante.

La presidente dell'Apt Iva Berasi ha avviato un progetto per far vivere questi negozi dismessi con delle mostre d'arte per favorire un futuro riuso degli spazi (vedi articolo in alto, ndr.).

La situazione è davvero preoccupante. Lino Scaravonati, presidente dell'associazione commercianti di Ponte Arche, titolare del negozio “Ruffy” esprime la preoccupazione della categoria: «In effetti le chiusure in questo periodo di negozi anche di antica origine è fuori della norma fisiologica, della normale dialettica di vita degli esercizi commerciali».

«Ci possono essere vari motivi, riguardanti il commercio delle Arche. Ma sicuramente scontiamo la crisi di lungo periodo, che investe l'intera economia. E sarà ancora più dura in un immediato futuro». La crisi tocca anche negozi di antica origine, come gli alimentari Apolloni, nati nel centro di Ponte Arche oltre mezzo secolo fa, e che rappresentavano la memoria storica del paese.

Preoccupati anche i rappresentanti dei commercianti in seno all'Apt. Cristian Rossi dell'Apt vede con preoccupazione crescente una situazione che rischia di travolgere l'intero settore della distribuzione del centro della valle.













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