La storia di Davide Manca: l'orticoltura in quota, tra biologico e trekking didattici
Scelte dure, sicuramente, come quella del biologico o di coltivare a 800 metri, ma la soddisfazione sembra ripagare
CASTELLANO. La storia di questa settimana viene dalla collina sopra Villalagarina che sale verso il lago di Cei e la Valle di Gresta. E’ la storia di un giovane di 28 anni, Davide Manica, che dopo un percorso scolastico alla FEM dove si è diplomato in scienze forestali, non ha avuto dubbi sul fatto che lei avrebbe fatto l’imprenditore agricolo, seppur ad un’altitudine di 800 metri s.l.m. con i limiti che l’altitudine comporta.
E’ partito quasi da zero, da un piccolo appezzamento di famiglia, prova ne sia che pur avendo fatta la domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento, non lo ha preso perché non aveva abbastanza terreni per raggiungere il minimo di molte ore/ anno richieste. Ha iniziato con un piccolo appezzamento di proprietà del papà, e poi ha preso tutti gli altri terreni in affitto.
Attualmente coltiva 1,5 ettari di terra tutti coltivati ad ortaggi, come dall’esempio della vicina Valle di Gresta. Al fine di offrire ai propri clienti la gamma il più possibile completa di ortaggi coltiva: cavoli, porri, zucchine, patate, fagioli di diverse varietà dai borlotti alle tegoline verdi, alle cipolle. Per integrare il reddito, ha realizzato un piccolo allevamento di galline ovaiole.
"Certo, non è facile il nostro lavoro, precisa subito, il 2024 è stato un anno particolarmente difficile per l’eccesso di piogge sia in primavera che in autunno. Il risultato è quello di una produzione scarsa. E’ vero che anche i prezzi sono aumentati", precisa Davide, ma anche i costi di produzione". Fin dal 2018 quando ha iniziato, è titolare d’azienda con propria partita IVA.
Le vendite? "Quasi tutte le vendite avvengono in azienda, ed a fianco agli ortaggi vendo anche le mie uova. Sono prodotti fatti da un paio d’anni con il metodo biologico, certificato da un’agenzia specializzata". Alla domanda se dopo sei anni è pentito della scelta, la risposta è molto articolata: anche questo lavoro precisa subito, come tutti i lavori comporta delle difficoltà, e purtroppo le sorprese sono state tante.
"Prima il Covid quando avevo appena iniziato, e poi le avversità metereologiche con le quali bisogna fare i conti. Ma ho dovuto fare i conti anche con l’orso che ha fatto una breccia nella rete del pollaio. Per fortuna sono arrivato in tempo a farlo scappare prima che facesse dei grandi danni". "Certo, anche la scelta delle produzioni biologiche è molto impegnativa, ma per fortuna i nostri clienti apprezzano molto il fatto della certificazione biologica. Tornando alla soddisfazione della scelta devo dire di si perché l’incontrare singolarmente i miei clienti quando vado a casa loro a consegnare le mie bio-ceste, è una bella soddisfazione perché ci tengono molto a conoscere il processo produttivo dei miei prodotti, la loro origine, le caratteristiche più importanti. Ma mi dà soddisfazione anche il fatto di contribuire cosi alla valorizzazione del mio territorio, al quale sono molto legato". In funzione di questa valorizzazione, Davide ha introdotto anche il trekking con gli asini. "Una bella esperienza, e un’occasione per far conoscere il nostro territorio e le
opportunità che esso offre".
Fra i progetti futuri c’è quello di realizzare un magazzino da utilizzare come deposito attrezzi, del qual il giovane è privo, ma anche la costruzione di una cella frigo per la conservazione dei prodotti freschi fino alla vendita e un laboratorio per la trasformazione dei miei prodotti, precisa Davide. Come già detto, l’azienda è da due anni certificata biologica, a dimostrazione della sensibilità per l’ambiente del giovane di Castellano. "Ma voglio sottolineare, precisa Davide, che il consumatore apprezza molto l’offerta del prodotto biologico, anche se in annate come il 2024 è stato tutt’altro che facile produrre biologicamente". "Inoltre nel 2024, abbiamo avuto notevoli ritardi nelle produzioni dei vari ortaggi a causa delle condizioni metereologiche. Per quanto riguarda le uova delle galline ovaiole, non danno importanza al fatto che siano biologiche, ma sono molto attenti che provengano da un allevamento di galline libere come le mie".
E gli impegni nel sociale quali sono? "Sono socio di Campagna Amica di Coldiretti, che mi è di supporto nelle vendite per la parte del prodotto che non riesco a vendere in azienda". Alla domanda se riesce a coltivare qualche hobby, Davide dice che è un grande appassionato di montagna, e particolarmente l’inverno è più facile che trovi il tempo per praticarla. “Faccio grandi camminate in montagna”, ricorda Davide, anche perché non dimentica che ha fatto la scuola di forestale. E i suoi amici forestali che dicono della sua scelta? "Faccio un po’ di compassione ci confida il giovane, per il forte impegno che la mia attività imprenditoriale comporta. Pur essendo Castellano, un piccolo paese vi sono altri quattro giovani coltivatori, ma io sono l’unico orticoltore, afferma Davide che a proposito del nuovo anno appena iniziato si augura che sia migliore di quello passato".