Polizze dimenticate: sempre più auto senza assicurazione

Pizzinini: «Malcostume tipico italiano, esploso con la crisi». Un assicuratore: «Da gennaio i casi sono quadruplicati»


di Giuliano Lott


TRENTO. Lo dicono anche i dati della polizia municipale: sono in aumento i casi di automobili non coperte da assicurazione. Il fenomeno è sempre più in espansione e, perlomeno secondo gli esperti, si tratta di un effetto combinato della crisi e delle nuove regole che disciplinano il settore. E comunque la pratica è destinata a cessare: nel 2015 è prevista l'introduzione del tagliando elettronico, che in sostanza impedirà la circolazione ai veicoli non assicurati. Ma perché sempre più persone non pagano la polizza? «E' in parte frutto di un meccanismo determinato dalle regole stesse – spiega Roberto Campana, assicuratore trentino –, che da qualche anno non prevedono l'obbligatorietà del rinnovo della polizza. Dopo 15 giorni dalla scadenza, il contratto risulta decaduto, senza necessità di disdetta. In questo modo, un automobilista può assicurarsi con un'altra compagnia senza dare né spiegazioni né disdette, ed è questo lo spirito che ha animato il legislatore. Ma funziona come incentivo indiretto a non rinnovare la polizza, cioè a rimanere scoperti, perché il cliente viene sollecitato a saldare fino al quindicesimo giorno. Dopo il quale, il contratto scade comunque e bisogna farne uno nuovo».

La conseguenza è che molti “si dimenticano” di saldare il dovuto e girano per le strade del Trentino (e non solo) con il rischio di vedersi sequestrare il mezzo. Perché l'obbligatorietà dell'assicurazione è rimasta. «Purtroppo la crisi ha influito in maniera negativa su questa tendenza, un tipico malcostume italiano che negli ultimi anni sta dilagando» racconta Roberto Pizzinini, presidente dell'Aci di Trento. «Oggi la crisi morde a qualsiasi livello, tutti tentano di risparmiare, anche assumendosi rischi importanti, come nel caso dell'assicurazione non rinnovata». I risparmi, spiega Pizzinini, si vedono da molti indicatori: «Innanzi tutto è crollato il mercato dell'auto nuova. Diminuisce il turnover del nostro parco mezzi, i veicoli sono sempre più vecchi, inquinanti e meno sicuri di quelli nuovi.. Oltre mille concessionarie in Italia hanno chiuso quest'anno, significa una perdita che va dai 10 mila ai 20 mila posti di lavoro. L'auto vecchia la si sfrutta fino a quando non la si porta dallo sfasciacarrozze, quando è ormai da buttare».

In un contesto simile, spiega Pizzinini, è quasi fisiologico che molti nel tentativo di risparmiare rinuncino a pagare l'assicurazione, sperando nella buonasorte. «Fino a qualche anno fa – racconta l'assicuratore Campana – il premio veniva saldato entro 3 giorni dalla scadenza della polizza. Da quest'anno i tempi si sono allungati, fino ad arrivare a una media di 10 giorni. Posso dire che per quello che riguarda la mia agenzia – ma credo che gli stessi dati si possano riscontrare in ogni compagnia – mentre in passato c'era per ogni scadenza una percentuale del 2% di veicoli non assicurati, cioè per i quali non era stato versato il premio. Non sono tutte auto circolanti, alcuni sono mezzi già demoliti, in altri casi le auto rimangono in garage fino a quando il proprietario non riceve lo stipendio per poter onorare la scadenza, seppure in ritardo. Questo accade perché la gente non ha più soldi. Bene, da gennaio quella percentuale è salita all'8% di veicoli con la polizza non rinnovata».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano